E’ di 223 milioni e 581 mila euro il bilancio 2006 della Provincia di Modena con un aumento di oltre il 27 per cento rispetto all’anno precedente e un avanzo inferiore al milione (981 mila euro).

Il dato emerge dal conto consuntivo che mercoledì 2 maggio il Consiglio provinciale è chiamato ad approvare e rappresenta “l’indicatore del buon grado di efficienza della macchina amministrativa” commenta l’assessore al Bilancio Stefano Vaccari sottolineando che il dato sull’avanzo (0,41 per cento rispetto alla spesa complessiva) è il più basso degli ultimi anni. L’avanzo disponibile e non ancora destinato, poi, è solo di 68 mila euro, cifra che entra a far parte della variazione di bilancio in programma sempre nella seduta di mercoledì.

Insieme alle spese sono aumentate anche le entrate: leggermente quelle tributarie (la Provincia non ha aumentato le aliquote delle tasse), in modo più consistente quelle relative ai trasferimenti dalla Regione con sei milioni in più in parte corrente (diritto allo studio, nidi, formazione professionale) e quasi 19 milioni per investimenti nel settore agricolo (danni da avversità atmosferiche) e per il piano della viabilità. Praticamente a zero, invece, i trasferimenti statali.

Nel 2006, inoltre, è iniziata la manovra di contenimento del debito facendo ricorso alla restituzione anticipata di capitale alla Cassa depositi e prestiti (17 milioni di euro) senza “ridurre la capacità di investimento dell’ente che è rimasta sui 40 milioni euro – ricorda l’assessore Vaccari – testimoniando uno sforzo straordinario per dare una risposta urgente alle esigenze del sistema scolastico e della mobilità”. Positivo in questo contesto il dato sulla riduzione dei residui passivi (passati da 243 a 227 milioni nell’ultimo anno, dopo aver raggiunto nel 2004 anche i 275 milioni) perché “significa – spiega l’assessore Vaccari – che stanno giungendo a conclusione le opere poste in cantiere negli anni precedenti e le imprese vengono liquidate sulla base degli stati di avanzamento dei lavori”.

Nel 2006 la Provincia, che rispettato il patto di stabilità, ha realizzato il 95,8 per cento delle spese complessive previste. Più in generale, “lo scostamento del consuntivo dal bilancio approvato nel dicembre 2005 è minimo, solo del 3,8 per cento – conclude Vaccari – dimostrando l’elevata attendibilità delle previsioni iniziali”.