Temperatura record ieri a Modena che ha visto salire la colonnina di mercurio fino a 30.3°C presso l’Osservatorio di Piazza Roma-Palazzo Ducale, la seconda temperatura più alta per la prima decade di maggio, superata solo in occasione del torrido inizio coinciso con l’estate 2003 (30.6°C il giorno 8). Il dato ufficiale è riportato dall’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Ancora superiore, come sempre, la temperatura raggiunta in periferia, dove attorno ai piazzali ampi e soleggiati dell’area del Campus Universitario di via Vignolese a Modena la stazione di misura ha segnato ben 31.6°C.

“La causa è da ricercare, per gli aspetti meteorologi, – affermano Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi dell’Osservatorio Geofisico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – nell’inconsueta situazione di föhn che, con i suoi venti discendenti, riscalda una massa d’aria comunque troppo calda per la stagione. Dall’altro, per gli aspetti climatici, il processo di riscaldamento globale che rende . Passando alle previsioni non si può far a meno di esprimere una certa preoccupazione di fronte al persistere dell’alta pressione e della siccità, con una possibile fase di föhn anche sabato. Tutti da confermare e ancora troppo incerti i segni di cedimento dell’anticiclone intravisti per la prossima settimana”.

Previsioni e temperature nel week end
Nella giornata di venerdì 11 maggio qualche nube alta e sottile non cambierà il quadro del caldo secco, con temperature in nuovo aumento a causa del caldo e secco proveniente da Sud Ovest (temperatura massima a Modena e Reggio Emilia 28-30°C, Sestola 23°C, Pavullo e Castelnuovo Monti 25-26°C).
Sabato 12 e domenica 13 maggio ben poche nubi, scarsi anche i cumuli pomeridiani in montagna, con sole e caldo torrido. L’umidità è molto bassa anche questo è un fatto inconsueto per il clima padano che in questo periodo vedeva le temperature medie aggirarsi tra i 13°C per le minime ed i 23°C per le massime.

“Il dato più interessante – commentano gli esperti Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi – è la frequenza dei giorni oltre i 30°C in maggio: fino al 2000, era un evento raro, in media una volta ogni 10 anni. In questo primo scorcio del XXI secolo invece quasi ogni anno maggio ha visto superare precocemente e insistentemente questi valori”.