Lettera di un gruppo di dipendenti Ferrari contro gli organismi di rappresentanza sindacale: una presa di distanza dagli scioperi proclamati da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil sottoscritta da oltre 250 dipendenti. La lettera è scritta da operai e impiegati Ferrari che non si riconosce nelle proteste e nelle iniziative messe in atto.

I firmatari parlano di ”anni di silenzio” da interrompere con una ”presa di posizione di fronte a una situazione che si sta facendo sempre piu’ insostenibile”. Invitano i rappresentanti sindacali a ”contare le firme” e ricordano i successi commerciali della Ferrari come ”motivo di soddisfazione”, ”mentre il vostro atteggiamento e’ stato di rifiuto di qualsiasi richiesta aziendale”.
”E’ l’ora di farla finita – scrivono ancora – con i picchetti fatti da persone che non ci rappresentano e che hanno l’unico scopo di far leva sulla disinformazione e sul conflitto che hanno creato per offenderci, fotografarci e minacciarci quando entriamo in azienda per lavorare.


Se qualcuno dei lavoratori ha ”cambiato idea”, i sindacati confederali sono pronti a spiegare le ragioni dello sciopero alla Ferrari. Lo scrivono in una nota invece i segretari di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil della provincia di Modena, Mattiello, Fiorani e Manfredini, dopo la raccolta di firme.