Il congresso mondiale del biologico che si terrà a Modena nel giugno del 2008 è stato presentato in anteprima al recente convegno della Fao che si è svolto a Roma dedicato proprio al biologico. Vi ha partecipato Graziano Poggioli, assessore provinciale all’Agricoltura e alimentazione, presentando le eccellenze dell’agricoltura modenese con tanto di degustazione di prodotti tipici bio come Lambruschi, Parmigiano-Reggiano, Aceto balsamico tradizionale di Modena e prosciutto di Modena.


«Per la prima volta in Italia – ha spiegato l’assessore Poggioli ai delegati dell’organizzazione dell’Onu che si occupa di alimentazione e agricoltura – a Modena consumatori, cuochi e ricercatori si incontreranno con i produttori biologici di tutto il mondo. Il Congresso inoltre rappresenta una grande opportunità di promozione per il nostro territorio che insieme a tutta l’Emilia –Romagna si colloca ai primi posti a livello mondiale per lo sviluppo dell’agricoltura sostenibile e positiva come quella biologica e biodinamica».

Con una secolare tradizione agroalimentare e una fama internazionale per la sua gastronomia, Modena e tutta la regione sono riconosciute come la culla italiana dell’agricoltura biologica, luogo di pionieri non solo di metodi e tecniche di coltivazione sostenibili, ma di una cultura del vivere in armonia con la terra. Lo dimostrano i dati: dalle 4.102 imprese certificate in regione, fino ai 92 mila ettari di superfici agricole coltivate a biologico.

A Modena le prime esperienze di agricoltura biologica risalgono alla metà degli anni ’70, mentre negli anni ’80 vedono la luce le prime esperienze organizzate di “Fattorie didattiche”, molte delle quali biologiche: oggi sono 49. Il territorio modenese è all’avanguardia anche nei programmi di educazione alimentare e nell’introduzione di menu bio nelle mense delle scuole: sono 343 gli asili e le scuole interessate dal servizio di pasti bio (con oltre 12.700 pasti al giorno) e l’obiettivo a breve termine è di portare al 65 per cento l’utilizzo di prodotti da agricoltura biologica nella refezione scolastica.

A Roma c’era anche il cuoco biologico Giovanni Montanari dell’Osteria Vecchia Guiglia che durante i tre giorni della Conferenza ha curato il menu della Fao preparando piatti tipici modenesi a base di prodotti biologici, mentre la compagnia teatrale Koinè ha realizzato tre performance sui temi della fertilità della terra.