Nel periodo compreso tra gennaio 2006 e aprile 2007 la Guardia di Finanza di Bologna ha
sequestrato in totale 85 kg di cocaina. Di questi, 33
sono stati bloccati all’aeroporto Marconi insieme a due chilogrammi di eroina. Ventisette le persone arrestate.

Secondo le
Fiamme gialle, nella maggior parte dei casi la cocaina parte
dall’Africa (Nigeria, Senegal, Costa d’Avorio e Ghana) e giunge negli
aeroporti europei. Da qui, poi, con voli interni, giunge sui
principali mercati al dettaglio come l’Italia. Da qui la
consapevolezza degli inquirenti che anche i voli provenienti dai
maggiori aeroporti europei devono essere considerati a pieno titolo a
rischio. Numerosi i corrieri giunti a Bologna direttamente dagli scali
di Parigi, Madrid, Amsterdam, Bruxelles e Francoforte forse nella
speranza di non incorrere in particolari tipi di controllo. Non sempre
si tratta di soggetti extracomunitari.



Spesso finiscono in manette residenti in paesi dell’Unione
europea, in possesso di regolare permesso o carta di soggiorno, oppure
cittadini comunitari, anche italiani. Nella maggior parte dei casi,
per trasportare la droga si ingeriscono gli ovuli. Ma i finanzieri
hanno pure scoperto l’uso dei doppifondi ricavati all’interno di
valigie, trolley, suole di ciabatte, flaconi di shampoo. Sequestrati
pure apparati stereofonici, svuotati dei congegni interni, o grossi
ceri da arredamento caratteristici del centro-america.