Aveva ramificazioni nelle province di Modena, Reggio Emilia e Bologna l’organizzazione di nigeriani sgominata dalla Polizia e dai Vigili Urbani di Modena nell’operazione “Multilevel 4”, prosecuzione di altre operazioni del genere effettuate a partire dal 2005, che ha portato a sei arresti e sette denunce.

A Campogalliano le manette sono scattate ai polsi di una donna di 33 anni, considerata la ‘mente’, e del compagno di 33 anni, mentre un’altra donna di 30 anni è stata arrestata a Corlo di Formigine, una di 27 a Bologna, un uomo di 33 e una donna di 27 a Reggio Emilia.

Secondo quanto emerso dalle indagini la banda acquistava le ragazze in Nigeria pagandole dai 55mila ai 100mila euro,a seconda di bellezza ed età, poi le portavano a Parigi, in seguito a Milano e infine a Modena dove venivano fatte prostituire soprattutto nella zona della Bruciata.
Le ragazze venivano soggiogate attraverso a minacce e riti Voodoo, le minorenni erano infatti originarie di piccoli paesi ed erano facilmente impressionabili, dovevano poi lavorare per ripagare un debito che andava dagli 80mila ai 100mila euro, a quel punto potevano dirsi affrancate.
Tra i 13 finiti nei guai non figurano italiani perché sembra non siano ritenuti affidabili per questo tipo di affari, ci cono poi numerose donne perché alcune delle ragazze sfruttate in passato hanno scelto di rimanere nell’organizzazione salendo di grado.

Durante le perquisizioni di dieci appartamenti e strutture ricettive, gli agenti hanno sequestrato documenti, telefoni cellulari, ricevute di spedizioni in Nigeria di ingenti somme di denaro, oltre al materiale necessario ai riti voodoo. Tutte le donne arrestate erano regolari in Italia ed avevano lavori fittizi e regolari come copertura.