La scorsa settimana si è concluso con la firma definitiva dell’accordo il lungo confronto con l’Amministrazione Comunale per la stabilizzazione dei lavoratori precari che hanno prestato servizio in questi anni per il Comune di Modena

La discussione è partita a seguito dell’approvazione della legge Finanziaria 2007 che ha previsto il superamento del blocco delle assunzioni e la possibilità per le Pubbliche Amministrazioni, e quindi anche per gli Enti Locali, di favorire l’assunzione a tempo determinato dei collaboratori con almeno un anno di contratto anche non continuativo, e di assumere in ruolo i lavoratori a tempo determinato con tre anni di servizio nel quinquennio anteriore al 31.12.2006 o che matureranno i tre anni anche successivamente in virtù di contratti in essere al 29 settembre 2006.

I sindacati provinciali della funzione pubblica Fp/Cgil, Cisl/Fp, Uil/Fpl, Csa/Fiadel, Diccap/Sulpm e le Rsu hanno chiesto fin dall’inizio che un argomento così complesso fosse affrontato nell’ambito della discussione più generale sul piano occupazionale 2007/2009 di tutto l’Ente, in modo che tutti i precari con i requisiti previsti dalla legge Finanziaria, potessero avere l’opportunità di essere assunti con gradualità nel corso del 2007 e degli anni successivi a seguito di nuovi pensionamenti o cessazioni dal servizio. La normativa, infatti, prevede che i processi di stabilizzazione possano avvenire nell’ambito dei posti disponibili nella dotazione organica.

Sono oltre 70 i lavoratori a tempo determinato interessati dalla stabilizzazione, il maggior numero di loro presta servizio negli asili nido, nelle scuole dell’infanzia e nei servizi sociali. Saranno stabilizzati anche i geometri e gli amministrativi. I Sindacati e la RSU hanno particolarmente insistito perchè il processo di stabilizzazione coinvolgesse anche il personale che l’Amministrazione tende a sostituire ricorrendo agli appalti di servizio, ovvero gli addetti alla manutenzione e gli ausiliari nei servizi educativi.

Per il personale co.co.co che ha lavorato almeno per un anno anche non continuativo, è prevista la riserva del 66% per le selezioni che il Comune bandirà per le assunzioni a tempo determinato.
Inoltre per i co.co.co continua, nel rispetto di una precedente intesa sottoscritta nel 2004 tra Comune e OOSS, un percorso di uscita dal precariato che prevede l’individuazione di 29 posti nella dotazione organica per stabilizzare a tempo indeterminato quei lavoratori parasubordinati le cui funzioni sono diventate esigenza stabile dell’Ente.

Il confronto è stato lungo e difficile per la complessità dell’argomento e per la diversità dei punti di vista che nel corso della trattativa si sono registrati tra le controparti. Si è però continuato il confronto con il comune intento di trovare un accordo su un tema così importante.
I Sindacati di categoria e la RSU esprimono la loro soddisfazione per essere riusciti a condividere con l’Amministrazione Comunale un percorso per la stabilizzazione, pur in presenza di una normativa così intricata come quella che regola l’accesso nelle pubbliche amministrazioni.

Chiaramente non tutti i problemi sono stati risolti, riusciranno ad emergere dal precariato e ad essere assunti in ruolo solo i lavoratori che hanno i requisiti previsti dalla Finanziaria e nell’Ente rimane elevato il numero dei lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato e con contratto di collaborazione coordinata e continuativa.
L’attenzione delle Organizzazioni Sindacali e della RSU rimarrà alta sui temi del precariato e degli andamenti occupazionali che dovranno continuare ad essere al centro del confronto con l’Amministrazione Comunale. Il tavolo su cui riprendere la discussione sarà quello in cui si affronteranno le riorganizzazioni dei vari settori dell’Ente, un tavolo che le OOSS e la RSU chiedono di aprire da inizio legislatura e che ora sono determinate ad esigere.