Formazione e innovazione: sono queste le scelte strategiche che la Provincia metterà al centro degli interventi nella seconda parte del mandato. L’ha spiegato il presidente Emilio Sabattini, concludendo i lavori di “Innovando_07”, il convegno con il quale la Provincia di Modena ha fatto il punto sui progetti realizzati nei primi tre anni di mandato e sulle “nuove idee” da proporre per il futuro.


“L’innovazione – ha sottolineato Sabattini – è una delle priorità, perché riteniamo sia la strada giusta per accrescere la competitività del tessuto produttivo e, quindi, del territorio. In questi anni – ha ricordato – la Provincia ha portato avanti un’esperienza di lavoro interessante intorno al progetto di Polo tecnologico agroalimentare, facendo incontrare il mondo delle imprese e quello della ricerca. Ritengo ci siano gli spazi per valorizzare anche un altro dei settori trainanti della nostra economia, quello della meccanica, con un progetto che non si limiti al territorio modenese ma si apra alla cosiddetta ‘area vasta’, vale a dire in sinergia con Bologna e Reggio Emilia. Abbiamo l’opportunità di offrire un’area, quella dell’ex Sipe, che dal punto di vista logistico è strategica.
Potrebbe ospitare – ha concluso Sabattini – un polo tecnologico della meccanica per il trasferimento tecnologico e l’alta formazione”.

Proprio al tema dell’innovazione è stata dedicata la parte centrale del convegno, con un focus tematico – coordinato dall’assessore alle Attività economiche Palma Costi – insieme ad imprenditori che hanno partecipato al primo bando, da 10 milioni di euro, del Fondo per l’innovazione, istituito dalla Provincia, dalla Camera di Commercio e da vari Comuni modenesi per finanziare progetti di innovazione per le piccole e medie imprese. Alla soddisfazione espressa dai rappresentanti delle imprese “per l’attenzione e il sostegno alle imprese di piccole dimensioni, quelle che hanno maggiori difficoltà a mettere in campo progetti di innovazione e ricerca” ha risposto l’assessore.
Costi ha spiegato che si sta lavorando “per ridefinire alcune modalità di funzionamento del Fondo, superando alcune difficoltà registrate nel rapporto tra imprese, banche e consorzi fidi, soprattutto da parte delle piccole imprese, start up e imprese con progetti di alta innovazione. Di questo terrà conto il prossimo bando, che partirà a breve”.