In Emilia-Romagna sono 40 mila i lavoratori in somministrazione (in affitto), ossia ex interinali e 180 mila i collaboratori. Si tratta prevalentemente di operai metalmeccanici, dell’industria chimica e cassieri i primi e di addetti alla formazione, servizi alle imprese e consulenti i secondi, che con forme di lavoro comunque flessibili hanno incerte prospettive previdenziali.


“Oggi queste figure, in prevalenza giovani, sono sostanzialmente escluse dalla possibilità di costruirsi una previdenza integrativa –osserva il presidente dell’Associazione lavoratori atipici della Cisl (Alai) Emilia-Romagna Nicola Bagnoli- pertanto è scopo di Alai e della Cisl individuare le modalità possibili, attraverso il rinnovo del ccnl di lavoro in somministrazione e l’apporto dell’Ente bilaterale temporanei (Ebitemp)”.


Da qui una giornata su ‘il futuro previdenziale dei giovani’ per discutere di modelli di previdenza integrativa, ruolo della bilateralità a sostegno della previdenza complementare, rinnovo del contratto di lavoro somministrato, organizzata da Cisl ed Alai Emilia-Romagna per giovedì 28 giugno, ore 9 – 13, presso la sala Bondioli della sede Cisl in via Milazzo 16 a Bologna.


Partecipano: Piero Ragazzini, segr. gen. Cisl ER; Federico Spinello, Assofondipensione; Vincenzo Mattina, pres. Ebitemp; Ivan Guizzardi, pres. naz. Alai; Pier Paolo Baretta, segr, gen. agg. Cisl).