Quello della viabilità è un problema di difficile risoluzione, soprattutto in un territorio come quello modenese, dove circola quasi un veicolo per abitante. Il processo di spostamento di numerose famiglie dal capoluogo verso comuni limitrofi, mantenendo però il lavoro in città, ha innescato poi ulteriori elementi di difficoltà in termini di traffico.


L’impegno degli enti locali – comuni, Provincia, Regione – ha portato ad avere qualche risposta positiva in merito a queste problematiche. E’ il caso della tangenziale di Castelfranco, delle nuove rotonde che hanno consentito l’eliminazione dei semafori sulle tangenziali, del nuovo ponte sul Panaro e dello svincolo della tangenziale ai Torrazzi, per fare qualche esempio.

In questo contesto assumono un’importanza particolare le vie di accesso a Modena. Proprio queste ultime hanno rappresentato il tema principale di un dibattito organizzato nei giorni scorsi da CNA alla presenza di Giancarlo Muzzarelli, Presidente della Commissione Regionale Territorio, Ambiente ed Infrastrutture, Egidio Pagani e Daniele Sitta, assessore alla mobilità il primo dell’Amministrazione Provinciale, il secondo del Comune di Modena. Un incontro nel corso del quale, oltre a fare il punto della situazione, Cna ha manifestare le proprio considerazioni e proposte. A cominciare dalla necessità di tenere in debita considerazione anche le prospettive di lungo periodo in termini di mobilità.

Per quanto riguarda, invece, le proposte, concrete l’Associazione modenese ha innanzitutto sottolineato la necessità della realizzazione di una strada che, partendo dalle strutture del cantiere TAV, colleghi la viabilità reggiana alla via Emilia o, in alternativa, direttamente alla tangenziale di Modena by passando così Campogalliano. Questo intervento – semplice da realizzare perché sfrutterebbe “piste” già esistenti – alleggerirebbe la Statale Romana e rappresenterebbe un ulteriore collegamento alternativo verso nord ovest.

Spostandosi più a nord, sulla Statale 12 in prossimità del ponte dell’Uccellino, la realizzazione, ad opera del comune di Soliera, di un nuove ponte in cemento rischia di aumentare i volumi di traffico provenienti da Carpi. In considerazione del fatto che già oggi in molti utilizzano via Albareto come una sorta di tangenziale esterna, potrebbe essere utile realizzare una grande rotonda sul Cataletto che faciliti gli svincoli appunto verso Albareto e Soliera.

Non sono mancate le perplessità sulla realizzazione della ormai improcrastinabile tangenziale di Montale da parte dell’Anas, eventualità che evoca tristissimi ritardi nella realizzazione delle infrastrutture viarie. Sempre a proposito di tangenziali, CNA ha messo in rilievo due elementi negativi nell’attuale struttura delle principali vie di scorrimento della città. In primo luogo la mancata realizzazione della seconda corsia per ogni senso di marcia nel tratto compreso tra Vaciglio e le complanari, poi i limiti di velocità, in merito ai quali l’Associazione ha rilevato la necessità di portare gli stessi a 90km/h orari su tutto l’anello, anche per non ingenerare difficoltà di comprensione e le inevitabili polemiche.

Non è stato tralasciato il problema dei parcheggi che, al di là della loro localizzazione devono essere dotati di una specifica viabilità di accesso ed uscita interconnessa con il sistema delle tangenziali e che prevede – come accade in altre città come Cesena – sistemi di segnalazione a distanza dei posti liberi.