Il riconoscimento dell’Indicazione geografica protetta (Igp) per l’Aceto balsamico di Modena è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea di oggi, venerdì 6 luglio. Per l’ottenimento del marchio Igp, l’aceto modenese dovrà attendere sei mesi senza eventuali opposizioni alla richiesta presentata.


“Si apre una fase nuova – afferma in una nota il ministro per le Politiche agricole, Paolo De Castro – che porterà al superamento di tutte le incomprensioni tra i produttori italiani di aceto
balsamico”.

Secondo il ministro, per un prodotto d’eccellenza
come l’aceto balsamico di Modena si tratta dell’affermazione sui mercati europei e mondiali quale “ulteriore testimonial della qualità del sistema agroalimentare italiano”.

E’ con viva soddisfazione che, invece, il Presidente Mantovani e l’Ente camerale di Modena valutano il riconoscimento da parte degli Organi competenti dell’Unione Europea, dell’Indicazione Geografica Protetta per l’Aceto Balsamico di Modena.

E’ superfluo ricordare che si tratta di uno dei prodotti di maggior eccellenza della nostra area, per il quale, l’ottenimento dell’IGP – attraverso il protocollo ed il deposito di uno specifico disciplinare condiviso da tutte le componenti professionali – costituisce il frutto di un impegno che la Camera di Commercio, unitamente agli altri Enti modenesi (Provincia e Comuni più interessati), alla Regione Emilia Romagna, ai produttori, loro organismi consortili e associazioni di categoria, ha profuso con determinazione e tenacia.
Finalmente Modena ottiene un riconoscimento tanto atteso e così meritato per un prodotto di grande rilievo che va ad aggiungersi al sempre più ampio paniere delle peculiarità tutelate, che colloca la nostra provincia fra le prime in ambito europeo per quanto concerne l’agroalimentare d’élite.
Il riconoscimento, come ha sottolineato il Presidente Mantovani, seppure da tempo atteso, cade in un momento che valutiamo particolarmente favorevole, in quanto collima con l’avvio delle ultime battute riguardanti l’organizzazione dell’iniziativa “Gusto Balsamico” voluta fortemente dall’Ente camerale, evento che farà di Modena la capitale internazionale degli aceti e dei prodotti derivati, momento dal quale trarranno indubbi vantaggi anche le altre specificità modenesi di pregio.

“E’ un successo di tutto il sistema modenese, era vent’anni che aspettavamo questo momento” ha commentato il presidente della Provincia Emilio Sabattini illustrando, insieme all’assessore all’Agricoltura e alimentazione Graziano Poggioli, i contenuti del provvedimento che definisce le caratteristiche del prodotto a partire dal nome (“Aceto Balsamico di Modena”) e dalla zona geografica di produzione (le province di Modena e Reggio Emilia), fino alla descrizione analitica e organolettica, ai controlli e al metodo di ottenimento.
“E’ un giorno di festa per Modena – ha aggiunto il presidente Sabattini – che oggi può essere più forte nel mondo: si aprono nuove potenzialità di sviluppo per un territorio che deve essere in grado di cogliere il significato di questo passaggio. La pubblicazione è un buon viatico per il successo di Gusto balsamico in ottobre e rappresenta un ottimo esempio dei risultati che si possono ottenere quando le istituzioni sono capaci di fare sistema. Un ringraziamento particolare – ha affermato il presidente – va rivolto al ministro Paolo De Castro e all’assessore regionale Tiberio Rabboni”.
In Gazzetta ufficiale viene precisato, inoltre, il sistema di lavorazione dei mosti d’uva che devono provenire esclusivamente dai seguenti vitigni: Lambruschi, Sangiovese, Trebbiani, Albana. Ancellotta, Fortana, Montuni.
Specificate anche le caratteristiche dei contenitori nei quali l’Aceto Balsamico di Modena è immesso al consumo (dal vetro al legno, dalla ceramica alla terracotta, fino alle bustine monodose di plastica) e l’indicazione dettagliata delle fase che devono aver luogo obbligatoriamente nella zona geografica di origine: assemblaggio delle materie prime, elaborazione, affinamento o invecchiamento in contenitori di legno.
La Gazzetta ufficiale Ue sottolinea come l’Aceto Balsamico di Modena goda in tutto il mondo di una reputazione innegabile che “favorisce il consumatore nel riconoscere immediatamente l’unicità e l’autenticità del prodotto”.