Dal 14 luglio al 25 agosto la Regione Emilia Romagna ha proclamato lo Stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi. Parte anche quest’anno quindi la Campagna anti-incendi boschivi, promossa oltre che dalla Regione, dall’assessorato alla Protezione civile della Provincia di Reggio.

I dettagli sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti l’assessore provinciale alla Protezione Civile Luciano Gobbi, il vicecomandante dei Vigili del fuoco Fortunato Rognetta, il comandante del Corpo forestale dello Stato Attilio Cacciator Menia, il presidente del Coordinamento provinciale delle associazioni di volontariato per la protezione civile Luigi Foschi, il vicepresidente della Comunità Montana Alberto Ovi e Alessio Campisi dell’Unità operativa difesa del suolo e protezione civile della Provincia.

Una serie di azioni di prevenzione, insieme ad un coordinamento dei soggetti di protezione civile, possono infatti contribuire a ridurre il più possibile il verificarsi di situazioni pericolose e dannose.
A questo proposito nell’arco di tempo che andrà dal 14 luglio prossimo fino al 25 di agosto, a seconda dell’andamento delle condizioni meteorologiche e climatiche, si procederà all’attivazione, su tutto il territorio regionale di: 9 squadre, composte da sei unità ciascuna, di Vigili del fuoco, operative dalle ore 8 alle 20, una per ogni provincia della regione; Sala operativa unificata permanente, tutti i giorni dalle ore 8 alle 20, situata nella sede del Centro operativo regionale; 45 squadre, su tutto il territorio regionale, di personale volontario formato ed equipaggiato, destinato all’attività di spegnimento degli incendi boschivi. Di queste quarantacinque squadre, 9 saranno operative sul territorio reggiano.

“Il nostro territorio provinciale non presenta caratteristiche di forte propensione agli incendi, poiché inserito in ambiente fitoclimatico sufficientemente fresco e umido – ha affermato l’assessore provinciale alla Protezione Civile Luciano Gobbi – tuttavia la presenza antropica e la fitta rete di infrastrutture possono aumentare il rischio di incendi, soprattutto in periodi di scarsa o assente piovosità.” L’assessore Gobbi ha quindi spiegato che “per questo motivo, e a fini soprattutto preventivi, la Provincia di ha sottoscritto, con Prefettura, Protezione Civile della Regione Emilia Romagna, Vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato, 118 Reggio soccorso, Coordinamento organizzazioni di volontariato e Comunità Montana un ‘Protocollo di intesa antincendi boschivi’, che si è posto l’obiettivo di delineare le procedure operative di intervento in caso di emergenza. La Provincia ha inoltre adottato un Piano di emergenza provinciale di protezione civile-rischio incendi boschivi”. L’assessore Gobbi ha anche sottolineato l’impegno, anche finanziario, messo in atto dalla Comunità Montana quest’anno: “Ai volontari ha fornito due mezzi che sono predisposti per intervenire in caso di incendio”. Su quest’ultimo punto è intervenuto anche il vicepresidente della Comunità Montana Alberto Ovi: “Abbiamo voluto da un lato salvaguardare il patrimonio forestale della Montagna, dall’altro supportare concretamente i volontari che da anni operano nelle nostre zone con dedizione ed efficienza”.
E a proposito di volontari, il loro contributo fondamentale è stato evidenziato da Luigi Foschi, presidente del Coordinamento: “Sono circa 90 i volontari che hanno ricevuto un’apposita formazione professionale e che saranno presenti h24 sul territorio nel periodo dichiarato di emergenza”.

Si ricorda, che è assicurato il servizio di reperibilità h24 per chiunque (popolazione, personale pubblico, volontari, ecc.) avvisti personalmente o riceva segnalazione di un incendio boschivo e ne dia immediata comunicazione al Corpo Forestale dello Stato, chiamando i seguenti numeri: Corpo forestale dello Stato 1515; Vigili del Fuoco 115; numero verde 800841051.

Infine, questi i consigli del Corpo forestale dello Stato per la tutela dagli incendi boschivi:

1) qualsiasi operazione dl abbruciamento (stoppie, infestanti a scopo pulizia) e di accensione fuochi all’aperto per qualsiasi uso, è vietata a meno di 100 metri dal limite del bosco, dai terreni saldi o pascolivi, ed a meno dl 200 metri durante i periodi di grave pericolosità per gli incendi boschivi.
2) E’ permesso l’abbruciamento controllato del materiale di risulta dei lavori forestali, avvertendo il locale comando di stazione forestale entro le precedenti 48 ore, in assenza di vento ed in giornate particolarmente umide, circoscrivendo il terreno su cui si intende effettuare l’abbruciamento ed isolandolo con mezzi efficaci ad arrestare il propagarsi del fuoco.
3) Il fuoco deve essere sempre custodito, chi lo accende è personalmente responsabile degli eventuali danni che da esso possono derivare.
4) L’abbruciamento è sempre vietato durante i periodi di grave pericolosità’ per gli incendi boschivi.
5) E’ vietato ripulire il pascolo con l’uso del fuoco.