Area fortemente e massicciamente caratterizzata dalla presenza di importanti e primarie imprese nazionali impegnate nelle attività collegate all’edilizia ed alle costruzioni in genere, il territorio modenese-reggiano punta decisamente ad un ulteriore qualificazione del settore e lo fa sostenendo lo sforzo dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia che, per il prossimo anno accademico 2007/2008 attiverà anche un corso di laurea triennale in Ingegneria Civile.

“L’avvio del corso di laurea in Ingegneria Civile – ha dichiarato il Rettore prof. Gian Carlo Pellacani – arricchisce e completa la proposta formativa della facoltà di Ingegneria di Modena. Determinante l’appoggio ed il concreto sostegno del Collegio Edili di API, che ha concorso tanto alla definizione dell’impianto didattico del corso, per renderlo più aderente ai profili professionali richiesti dal mercato del lavoro, quanto al recupero di quelle competenze scientifiche necessarie alla creazione di un qualificato corpo di docenti e ricercatori. Il corso di laurea è la prima tappa di un progetto più ampio di formazione e collaborazione col sistema economico locale che guarda alla creazione di supertecnici capaci di apportare autentico valore aggiunto alla crescita delle imprese e centri di ricerca e, con essi, – auspichiamo – allo sviluppo del territorio”.

L’iniziativa didattica, che arriva a completare il panorama di corsi della facoltà di Ingegneria di Modena, nasce – dunque – sotto i migliori auspici e dal binomio che coniuga innovazione delle imprese e ricerca accademica.

“E’ fondamentale – dichiara il prof. Paolo Tiberio, Preside della Facoltà di Ingegneria di Modena – il contributo che Ingegneria Civile potrà dare sia alla formazione di tecnici e professionisti, indispensabili al progresso economico e tecnico delle imprese, sia ai ruoli di controllo e supervisione delle amministrazioni pubbliche, senza dimenticare la ricerca ed l’innovazione, sulla spinta delle evoluzioni normative e delle crescenti richieste di qualità delle costruzioni. Le sinergie che si intendono instaurare con gli enti locali, le realtà istituzionali, le imprese di costruzioni, le aziende operanti nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive, gli studi tecnici e di ingegneria si collocano tra le priorità più alte ed accanto agli obiettivi formativi e istituzionali del corso”.

Determinante ai fini della sua attivazione è stato l’appoggio offerto all’Ateneo dal Collegio degli Imprenditori Edili di API – Associazione piccole e medie imprese, che nell’ambito di un più ampio progetto finalizzato alla qualificazione professionale dei tecnici d’impresa e per la gestione integrata di progetti e commesse ha messo a disposizione la somma di 500mila euro, destinati – altresì – alla copertura dei costi di due posti di ricercatore della durata di 5 anni e allo sviluppo della ricerca nei settori dell’Ingegneria civile con particolare riguardo alle tematiche della Scienza della Costruzioni e della Tecnica delle Costruzioni.

“L’offerta didattica che l’Ateneo propone – ha specificato il prof. Angelo Marcello Tarantino, referente del corso di laurea in Ingegneria Civile – si completa con l’istituzione della laurea triennale in Ingegneria Civile, concepita come un corso solido e moderno, che sa unire sapientemente la migliore tradizione dell’ingegneria civile con lo spirito dinamico e intraprendente delle nostre imprese. Le ricadute dell’iniziativa didattica potranno essere certamente importanti in un comprensorio come quello modenese e reggiano, in cui si collocano alcune delle realtà più importanti nel settore dell’edilizia e dove l’attività di costruzione e di ristrutturazione è ai vertici internazionali”.

Il nuovo corso di laurea sviluppa ed approfondisce le competenze sia didattiche che scientifiche acquisite nei sette anni di docenza che la facoltà di Ingegneria di Modena aveva finora sostenuto in via esclusiva per gli Allievi Ufficiali dell’Accademia Militare di Modena.

“Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato Vitaliano Turchi Presidente del Collegio Imprenditori Edili di API – della scelta fatta verso un investimento volto alla formazione di risorse umane con profili nuovi, più aderenti alle mutate esigenze del settore edile. Oltre alle basilari nozioni tecniche, servono infatti competenze più ampie, relative alla gestione dei cantieri e delle commesse; servono professionalità in grado di gestire al meglio le problematiche di tipo legale e finanziario, che siano inoltre sensibili a temi importanti quale la sicurezza negli ambienti di lavoro”.

“E’ caratteristica peculiare delle PMI – ha concluso il Presidente di API Dino Piacentini – il puntare sulla formazione e sulla valorizzazione dei talenti. Per questo API ha sostenuto con convinzione questa iniziativa, che prevede una continuità di rapporti fra università e impresa, con stage che saranno parte integrante del corso di laurea. Consideriamo questa esperienza un buon modo per “fare sistema”. Ci auguriamo che anche altri decidano di seguire questa strada, puntando come noi sull’Università. In ogni caso il nostro convinto sostegno non mancherà”.