Era già stato arrestato due volte nei primi mesi del 2007 e per due volte scarcerato, R.M., il marocchino di 28 anni fermato il 14 luglio per aver violentato nella notte tra il 13 e il 14 una ragazza ventottenne nel centro di Bologna.

Il primo arresto risale al 25 gennaio gennaio scorso e fu operato dai Carabinieri di Molinella per lesioni volontarie e danneggiamento. R.D. aggredì ferendo con un coltello ad un dito il fratello. Il secondo il 17 maggio, quando R.D. venne arrestato per lesioni gravissime ai danni di un transessuale.

Le prove dell’episodio del 14 vengono anche dai fotogrammi ripresi venerdì notte dalla telecamera di via Zamboni a Bologna in cui compare un uomo che, con in mano una busta bianca, si avvicinava alla vittima dello stupro avvenuto nella zona.
Il marocchino, che aveva negato di aver mai avvicinato la giovane, aveva poi ammesso di essere il ragazzo ripreso. Aveva aggiunto di aver avuto con lei un rapporto, ma consensuale.

Nelle immagini si vede la donna seduta sotto il portico con il fidanzato. Entrambi ubriachi, incoscienti. Alle 2.16 della notte si avvicina a loro un gruppetto di persone, poi l’uomo con la busta. Quando il gruppetto si allontana, l’uomo inizia a tirare il braccio della ragazza per farla scendere dal gradino. La fa alzare, la sorregge e la porta via. Lei non oppone resistenza. Sono le 2.52. Dopo poco si consumerà, in via Valdonica, la violenza.