Nella ex Manifattura Tabacchi la prevista media struttura commerciale deve integrarsi, non sovrapporsi, alla distribuzione commerciale esistente in centro storico. È quanto osserva il direttore generale Ascom Confcommercio della provincia di Modena Claudio Furini parlando del progetto di recupero dell’ex manifattura tabacchi. Furini si chiede, in particolare, se sia comunque necessario che in questo complesso venga prevista una media superficie di quasi 1000 metri quadri del quale il centro non avverte davvero la necessità.


Da anni, continua Furini, anche se le forze economiche non sono state interpellate, si discute del progetto ex manifattura e la conclusione sembrava in effetti, anche in fase di campagna elettorale, contraria alla presenza di grandi superfici commerciali. Si tratta in effetti di un intervento che rischia di squilibrare ulteriormente l’offerta del centro storico inasprendo le difficoltà attuali della rete commerciale esistente cui è possibile ovviare solo individuando una merceologia NON presente all’interno del nostro Centro Storico. Potrebbe trattarsi, questa l’indicazione di Furini, dei prodotti tecnologici e informatici.

Altro aspetto critico rimarcato da Ascom Confcommercio è l’acquisto da parte dell’amministrazione comunale, nel complesso ex manifattura, di una superficie da destinare al presidio sanitario del centro storico, quando questo servizio già gode di una propria ottimale collocazione all’ex ospedale Estense. Una sede che trova peraltro conforto nelle abitudini consolidate dei cittadini, in particolare della popolazione anziana.

Positivo invece, secondo Ascom, il raccordo stazione ferroviaria – via Sgarzeria che aprirà un’ulteriore via di accesso al centro storico superando pure, con la realizzazione di un tunnel ciclopedonale, la barriera di traffico rappresentata da viale Monte Kosica, come da condividere è il recupero della memoria storica del primo insediamento industriale a Modena ad occupazione quasi esclusivamente femminile con l’allestimento di un’area espositiva dedicata.