Con le controdeduzioni approvate dal Consiglio Comunale del 19 luglio scorso è stata definitivamente approvata la variante al PRG, con 18 voti favorevoli e 6 astenuti.

“Il fatto che non ci siano stati voti contrari – ha detto il Vicesindaco ed Assessore all’Urbanistica Antonio Finelli – ritengo sia un merito che va ascritto al buon lavoro degli uffici e agli approfondimenti fatti in sede di commissione nel corso di tre sedute, dagli stessi consiglieri comunali”
La variante adottata comporta sia modifiche cartografiche che normative. In particolare è stato introdotto il criterio di alloggio medio, pari a 70 mq. di superficie utile e quello di alloggio minimo pari a 40 mq.. “Queste modifiche – ha detto Finelli nella sua presentazione – porteranno alla riduzione del carico urbanistico delle zone già edificate e alla realizzazione di alloggi più vivibili. Vengono altresì modificati gli standard dei parcheggi di urbanizzazione introducendo un nuovo parametro che fissa in due il numero di parcheggi per ogni alloggio, standard questo ormai indispensabile visto il numero di autovetture per nucleo familiare”.

Sono stati poi modificati alcuni comparti di piani particolareggiati, come le aree Montorsi a Magreta, la RCM a Casinalbo, l’Opocrin a Corlo. Altre modifiche normative e cartografiche approvate consentiranno all’Amministrazione comunale la realizzazione di interessanti interventi di riqualificazione urbana, come la delocalizzazione del campo da calcio antistante la Pieve Romanica di Colombaro, la realizzazione di uno spazio piazza-parcheggio a Colombarone, la realizzazione di una piazza nel centro di Colombaro in luogo dell’ex campo da tennis, la realizzazione e/o il completamento di tratti di piste ciclabili.

Sono stati poi valutati con grande attenzione, fra gli altri, i pareri di Arpa, AUSL e Provincia, in particolare per quanto riguarda il clima acustico in generale, la variante al Piano particolareggiato della ditta Montorsi e la variante al Piano particolareggiato della ditta Opocrin.

“Molte di queste osservazioni sono state condivise. Per quanto riguarda quella relativa alla ditta Opocrin – ha concluso Finelli – si è ritenuto opportuno, approfondirla ulteriormente, stralciandola dal contesto della delibera e
mantenere comunque in adozione l’attuale destinazione industriale con le relative
misure di salvaguardia, procedendo a tutti gli approfondimenti necessari con il supporto di Arpa e Ausl”.