L’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, dopo l’autorevole giudizio espresso dal quotidiano milanese Sole 24 Ore, anche secondo la rivista milanese “Campus”, si conferma ai vertici dell’eccellenza didattica e qualitativa del sistema accademico ed entra nella top ten della classifica generale degli Atenei italiani (pubblici e privati).

E limitatamente alle università “generaliste” pubbliche incalza col terzo posto l’Università di Siena e l’Università di Pavia, che occupano rispettivamente il primo ed il secondo gradino del “virtuale” podio. Restringendo il confronto all’ambito regionale l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia precede Ferrara (16esima posizione di classifica generale), Parma (21esima) e Bologna (28esima).

E’ dunque, complessivamente più che lusinghiero il risultato dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che primeggia tra quelli della Regione Emilia Romagna e che si distingue – tra tutti gli Atenei pubblici -, in particolare, per la produttività dei suoi studenti (1° posto tra le università “generaliste” e 3° tra quelle pubbliche dietro l’Università per Stranieri di Siena ed il Politecnico di Milano), per il numero di laureati in corso (2° dietro Roma – Tor Vergata), per la soddisfazione espressa da chi la frequenta (1° posto), per le sue biblioteche (5° posto). Unica nota negativa riguarda il grado di internazionalizzazione (35esimo posto, dietro anche alle altre università della Regione Emilia Romagna), mentre per quanto riguarda la ricerca, dove le prime posizioni sono saldamente appannaggio dei megaatenei, è 16esima nella graduatoria generale e seconda in ambito regionale, preceduta solamente da Bologna.

“Anche questo giudizio, che pure si rifà a differenti parametri rispetto a quelli utilizzati dal Sole 24 Ore, – commenta il Rettore prof. Gian Carlo Pellacani – vede premiati gli sforzi e l’attenzione prestati dal nostro Ateneo per offrire una valida qualità didattica. Al concorso economico, non leggero per entità della tassazione, chiesto ai nostri studenti ed alle loro famiglie cerchiamo di far corrispondere una politica di servizi e di sostegni finalizzati a mantenere un ideale equilibrio nel rapporto studenti e docenti e di sviluppo coerente con le nostre potenzialità strutturali e di ospitalità, cui si accompagna una politica di perequazione di aiuti in favore dei meno abbienti. I risultati sono evidenti: abbiamo un elevato numero di laureati in corso e sono tra i più precoci, come attesta anche il Consorzio interuniversitario AlmaLaurea: si laureano con 1.3 anni di anticipo rispetto alla media nazionale!. Questo vuole dire che i nostri giovani sono seguiti e motivati a partecipare alla vita accademica con intensità. Ma, sta anche ad indicare che sappiamo mantenere quel patto sottoscritto con l’atto di iscrizione di voler accompagnare le matricole lungo tutto il loro percorso di studi, fino alla laurea”.