P.A.A ghanese di 45 anni riusciva parallelamente a svolgere l’attività di affittacamere abusivo in via Nicolò dell’Abate a Modena e lavorare come operaio in una ditta di macellazioni carni nel comune di Carpi. Ma in fabbrica P.A.A. mandava un connazionale A.M. 41enne facendosi però accreditare sul proprio conto corrente la busta paga maturando inoltre l’anzianità di servizio e i contributi pensionistici.

Ad A.M. clandestino, già denunciato nel 2003 dal Commissariato di Sassuolo per sostituzione di persona, molto probabilmente veniva riconosciuto solo una parte del compenso mensile.
Gli operatori del Posto Integrato di Polizia di Modena grazie alla scoperta dell’attività di affittacamere abusivo (appartamento su due piani, otto camere da letto con 12 posti letto e due bagni) nella notte tra sabato e domenica hanno iniziato ad investigare su P.A.A. che al momento del controllo in via dell’Abate risultò irreperibile.

Martedì mattina l’uomo, convinto di non essere seguito, è tornato nell’appartamento dove gli agenti lo stavano aspettando. Durante l’identificazione il ghanese ha dichiarato di essere operaio in una ditta di carni. Gli agenti non gli hanno creduto e si sono recati sul posto di lavoro. Qui hanno scoperto che in quel momento P.A. A. risultava regolarmente in fabbrica. Ma al suo posto si trovava A.M.

La perquisizione dell’appartamento ha consentito di trovare una carta d’ identità con la foto di P.A.A. ma con i dati anagrafici di A. M.. Tramite questo documento gli investigatori sono risaliti ad un secondo permesso di soggiorno, rilasciato dalla Questura a Modena, che viene utilizzato a Torino da un’altra persone di cui si stanno cercando la tracce.
Per P.A.A. è scattata la denuncia per sfruttamento dell’immigrazione clandestina e falso. Per A. M. la denuncia per sostituzione di persona. E’ trattenuto al CPT di Modena per verificarne la vera identità.