Raggiunta l’intesa tra le sigle che rappresentano la maggioranza delle Organizzazioni Sindacali mediche e l’Azienda Usl di Bologna, su alcuni punti più urgenti relativi al percorso più generale di riorganizzazione della psichiatria bolognese.

A questo proposito occorre ricordare che è avviato un percorso di concertazione con le Organizzazioni Sindacali Confederali e di categoria a cura della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Bologna, per la riorganizzazione complessiva dell’area della salute mentale bolognese.
Le parti hanno condiviso la necessità di procedere al miglioramento della struttura che accoglie il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale Malpighi, la cui ristrutturazione sarà presumibilmente avviata alla fine del mese di ottobre.

L’SPDC Malpighi, durante il periodo dei lavori di ristrutturazione, previsto in circa 6 mesi, verrà temporaneamente ospitato presso la struttura “Villa Olimpia”; quest’ultima, che ha fin qui svolto prevalentemente una funzione di carattere terapeutico e riabilitativo, verrà sostituita da una ampia gamma di servizi residenziali offerti dall’Azienda, con particolare riguardo a quelli che favoriscono processi di riabilitazione e di reinserimento nella società.

L’intesa prevede inoltre, relativamente al problema dell’urgenza, un migliore coordinamento dei 3 SPDC (S.Giovanni in Persiceto, Ospedale Maggiore, Ospedale Malpighi) così da garantire, per quanto possibile, ricoveri presso strutture più vicine ai luoghi di vita dei pazienti e delle loro famiglie, anche attraverso una più appropriata utilizzazione dell’offerta delle strutture private accreditate.
Entro il 30 settembre inoltre, l’Azienda è impegnata a presentare alle Organizzazioni Sindacali una proposta di gestione delle emergenze psichiatriche, a garanzia sia dei pazienti sia dei medici.

Il 6 settembre invece è già stato fissato un incontro con le Organizzazioni Sindacali del comparto.
Una commissione paritetica di operatori e rappresentanti sindacali, monitorerà le fasi di attuazione del percorso di riorganizzazione.
La direzione aziendale considera il raggiungimento di questa intesa, la risposta più efficace per fugare le preoccupazioni espresse dal consigliere Varani: non solo non esistono né sono previsti tagli economici e di risorse professionali e strutturali pubbliche, ma il piano di riorganizzazione aziendale ha come obiettivo l’aumento delle tipologie e della quantità di risposte assistenziali, in accordo con quanto espresso dalle associazioni dei famigliari dei pazienti psichiatrici, in linea con le direttive regionali e nazionali.