Il pm della procura di Modena Giuseppe Tibis getta acqua sul fuoco della polemica che ha visto Ron Dennis, il numero uno della McLaren, polemizzare per la scelta di un atto giudiziario notificato in pieno Gp di Italia.


“Noi abbiamo agito per agevolare gli indagati, facendo pervenire loro gli avvisi di garanzia direttamente in Italia. In questo modo si è evitato il ricorso a rogatorie internazionali e abbiamo dato loro la possibilità di nominare subito un loro avvocato in luogo di uno nominato d’ufficio'”.
La vicenda è quella del presunto spionaggio sull’asse Maranello-Woking, e che vedrà il Consiglio mondiale della Fia riaprire il caso giovedì a Parigi.
Dennis aveva espresso i propri dubbi sulla convenienza di vedere consegnati a lui e ad altri tre tecnici avvisi di garanzia per frode sportiva, appropriazione indebita, rivelazione di segreti industriali e violazione dei diritti d’autore dopo le qualifiche a Monza.
Gli altri tecnici che hanno ricevuto la notifica sono Martin Whitmarsh, Ad della McLaren, Paddy Lowe, direttore del settore ingegneria, e Jonathan Neal, direttore generale del team.
Nigel Stepney, ex direttore tecnico della Ferrari, si è visto recapitare l’avviso di garanzia questa mattina al domicilio dei suoi legali a Pavullo, mentre dovrebbero essere notificati a breve gli avvisi di garanzia a Rob Taylor, capo dei progettisti McLaren, e a Mike Coughlan, ex capo dei disegnatori della scuderia inglese.

Il magistrato della procura di Modena ha spiegato che le accuse ipotizzate a carico dei tecnici inglesi sono ”omogenee”, quindi attribuibili indistintamente a tutti gli indagati. ”Abbiamo atteso otto ore prima che fossero notificati gli avvisi – afferma Tibis – e la polizia ha operato la consegna solo alla fine della sessione di prove di sabato”.

Lo stesso Ron Dennis, dopo lo sfogo seguito alla ricezione dell’avviso, ha riconosciuto che i poliziotti sono stati molto gentili nei suoi confronti.