Devono rispondere di possesso di passaporti falsi i cinque cittadini iracheni, in possesso di passaporti falsificati e visti Schenghen rubati, fermati e arrestati dalla Polaria all’aeroporto Marconi di
Bologna. Uno di loro è anche accusato di possesso di materiale pedopornografico.


I cinque sono stati fermati prima di imbarcarsi per Stoccolma grazie all’occhio attento di un dipendente dell’aeroporto che ha chiesto l’ausilio degli agenti.
Due avevano passaporti marocchini, uno un
passaporto rilasciato dalla Confederazione russa, uno ucraino e uno siriano. Quattro visti sono risultati rubati in bianco nel 2006 in Germania e uno aveva un visto e un permesso di soggiorno greci probabilmente falsi.
Agli agenti hanno raccontato di non conoscersi,
di essere iracheni e di essere giunti cinque giorni fa a Milano con un camion, ognuno per conto proprio. Nel capoluogo lombardo poi avrebbero ricevuto i biglietti aerei e poi sarebbero giunti in treno a Bologna dove si sono incontrati in aeroporto e da dove dovevano raggiungere Stoccolma.
Uno di loro, che ha detto di chiamarsi Bakr Athaman, è stato trovato in possesso di tre cd con dentro alcune immagini pedopornografiche, le foto di una manifestazione di piazza avvenuta in Grecia e nel quale spicca una bandiera irachena e
fotogrammi di lui che lo ritraggono in diverse capitali europee.
Da qui la certezza degli investigatori che il gruppo non sia giunto in Europa da poco tempo e soprattutto che i cinque si conoscessero.

Nel corso dell’udienza di convalida di ieri, il gip di
Bologna Michele Guernelli ha convalidato l’arresto dei cinque in base al decreto Pisanu contro il terrorismo e ha disposto per tutti la custodia cautelare in carcere in attesa dei necessari accertamenti da parte della polizia e in particolare della Postale che dovrà spulciare i tre cd rom sequestrati.

Ora si cercherà di capire perchè erano in Europa, come vi sono giunti e se eventualmente se hanno
legami con organizzazioni criminali o con gruppi terroristici.