“Penso che dovremo arrivare presto a una indagine a tappeto sullo strapotere delle coop rosse in Emilia Romagna – sottolinea Fabio Filippi, consigliere regionale di Forza Italia – fondato sul rapporto con i partiti, i sindaci e le amministrazioni di sinistra. È una situazione intollerabile, che ha prodotto e produce distorsioni della concorrenza, prevaricazioni e inquinamento della vita pubblica; che ha alimentato e alimenta il controllo sociale e dell’opinione pubblica da parte della casta, la borghesia rossa che domina la nostra Regione. È una situazione sin troppo nota, e le nostre denunce trovano oggi una conferma clamorosa nel libro ‘Falce e Carrello’, scritto dal patron di Esselunga Bernardo Caprotti”.

“Un libro coraggioso che documenta fatti e misfatti e segnala episodi al limite dell’incredibile, in cui i poteri controllati dalla sinistra (dai sindaci alla Regione, sino al governo d’Alema) hanno calpestato le regole della concorrenza e dell’imparzialità per favorire in ogni modo le grandi coop rosse di consumo senza più mutualità ma solo mercato”.

In attesa della commissione d’inchiesta (che sarà al centro di una serie di manifestazioni di Forza Italia), Fabio Filippi ha presentato una interpellanza “che scotta” al presidente della Giunta Regionale Vasco Errani.
Al centro dell’interpellanza le denunce di Caprotti che riguardano l’Emilia-Romagna, e in particolare il caso dell’area ex Hatù di Bologna, dove fu impedita la costruzione di un supermercato Esselunga per la presenza di un insediamento etrusco, ma due anni più tardi fu autorizzato di gran carriera un centro commerciale della Coop Adriatica guidata da Pierluigi Stefanini (che oggi è ai vertici di Unipol).

“Chiedo a Errani – aggiunge Filippi – se questo è vero, e se intende o no prendere provvedimenti e denunciare i responsabili dello scandalo. Chiedo se è vero che l’Unione Europea ha aperto un’istruttoria, e chiedo nuove regole per fare pulizia e ripristinare il libero mercato e la libera concorrenza anche nella rossa Emilia”.

La riflessione di Filippi ripropone inevitabilmente il tema delle agevolazioni fiscali, di cui usufruiscono anche i colossi “cooperativi” ormai simili in tutto e per tutto ai grandi gruppi privati; e solleva interrogativi sulle “forme eclatanti” di finanziamento ai partiti (o meglio, al partito) come quelle che tutti possono vedere alle feste de l’Unità, e rilancia la questione del controllo di tv e giornali da parte di alcune grandi coop.

“Sfido Errani – conclude Filippi – ed è tutta Forza Italia che lo sfida, a dare una volta tanto risposte chiare, senza rifugiarsi in una reticenza di comodo. Lo sfidiamo a riferire in Assemblea legislativa quanti sono i supermercati che fanno capo ai sistemi Coop e Conad, e quindi invece quelli dei gruppi privati. E gli chiediamo se lo slogan “la coop sei tu, chi può darti di più” è o no pubblicità ingannevole visto che i prezzi di Esselunga a quando pare sono inferiori del 10%, a parità di prodotto e di marca.
Su tutto domina l’intreccio tra coop, affari e politica intossicando l’Emilia-Romagna: favoritismi sfacciati a livello locale, assunzione di assessori nelle cooperative (o viceversa), pesante intervento in tv e giornali, intreccio con la grande finanza (dall’affare Unipol-Bnl al “tesoretto” lussemburghese di Coopservice sino alle nomine nelle più grandi banche europee). E si potrebbe continuare. Di certo non si può più tacere se si ha a cuore il futuro della regione e del Paese”.