Un formiginese è stato ricoverato ieri in gravissime condizioni all’ospedale di Reggio, per le conseguenze di un tragico incidente accaduto
nel pomeriggio di ieri sull’ex statale 467, a Villalunga di Casalgrande, a due passi da Sassuolo.

Gaetano Surano, 42 anni, residente a Formigine, era in sella alla sua moto di grossa cilindrata quando, per cause in corso d’accertamento
da parte dei carabinieri della Tenenza di Scandiano, si è scontrato con la Fiat Uno condotta da un pensionato del luogo. Il motociclista ieri sera era ricoverato in Rianimazione, in condizioni giudicate critiche.

L’incidente è accaduto nei pressi dell’incrocio con via Volta, nella zona del cimitero del paese reggiano.

Erano circa le 17.20 e il motociciclista stava percorrendo l’ex statale 467 che collega Casalgrande a Sassuolo quando, per cause in corso d’accertamento, non ha potuto evitare l’urto con la Uno condotta da Luigi Capitani, di 78 anni, residente a Casalgrande, che giungeva nell’altro senso.
Non è chiaro se l’anziano automobilista abbia deciso di svoltare improvvisamente o se il conducente della moto abbia sbandato, ma le
conseguenze dello scontro quasi frontale tra i due mezzi, sono state purtroppo gravissime.

Sul posto sono arrivati immediatamente i mezzi della Pubblica assistenza di Casalgrande e l’automedica della Croce Rossa di Scandiano, allertati dalla centrale operativa del 118 di Reggio: il personale sanitario ha subito prestato i primi soccorsi ai due conducenti.
Apparivano subito serie le condizioni del motociclista di Formigine che, nell’urto e nella successiva rovinosa caduta sull’asfalto, ha riportato
lesioni gravissime. Gaetano Surano è stato immediatamente trasportato all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio, dove è stato ricoverato in
prognosi riservata nel reparto di Rianimazione.
Anche l’anziano conducente della Fiat Uno è rimasto ferito nello schianto ma in modo non grave. Tuttavia, a causa dello shock e dell’età avanzata, è stato ricoverato all’ospedale di Scandiano.

Il traffico sull’ex statale – che ancora una volta conferma la propria pericolosità (era stata considerata la terza strada più pericolosa d’Italia) – è rimasto parzialmente bloccato per consentire alle forze dell’ordine di effettuare i rilievi dell’incidente.