Al grande Dino Campana, poeta di Marradi, autore dei Canti Orfici, Poesia festival dedica un omaggio speciale quest’anno. Al poeta cosiddetto visionario, allucinato, pazzo, vagabondo, mediterraneo, che tuttavia sfugge ad ogni possibile classificazione, Niva Lorenzini, massima esperta di poesia italiana contemporanea, e Massimo Bubola, cantautore di grande profondità, dedicano l’incontro in programma a Castelnuovo Rangone questa sera, venerdì 28 settembre, alle 21.00 (Sala delle Mura, via della Conciliazione).

Campana non si lascia comprendere a pieno né classificare, e Niva Lorenzini bene lo spiegherà. La sua poesia è moderna ma piena di richiami a D’ Annunzio, a Leopardi e ai classici. La sua lingua poetica sconvolge l’ordine sintattico in vari modi, anche mescolando lingue diverse, producendo valanghe di versi la cui coerenza sintattica si ottiene solo sacrificando ogni plausibile significato. Ma Campana è attentissimo conoscitore delle regole che sconvolge. La follia, inoltre, per Dino Campana, non è un presupposto della sua poesia, ma un punto d’approdo, è la libertà sterminata, distruttiva e disgregatrice di ogni coerenza. Massimo Bubola, compositore di testi memorabili della canzone italiana, e di molte canzoni scritte per e con Fabrizio De André passate alla storia (come Andrea o Avventura a Durango, rivisitazione di Romance in Durango di Bob Dylan, che frutterà i complimenti dello stesso Dylan, o Sally, per citarne solo alcune), canterà per Dino Campana una ballata a lui intitolata che inizia con “Pochi l’hanno capito, molti l’hanno deriso, quel poeta ragazzo, quanti l’hanno ucciso quanti critici sciocchi, poeti da salotto quanti illustri colleghi gli cancellarono il volto”. Eseguirà inoltre alcuni altri brani attinti dalla tradizione della ritrattistica da canzone.