Terzo appuntamento quello di domani, sabato 13 ottobre, con il progetto “Guarda Un Po!” L’Università del Po che vedrà coinvolta tutta la città di Boretto in una “folle” giornata animata da artisti, perfomer e saltimbanchi che a partire dal pomeriggio fino a sera attireranno l’attenzione di grandi e piccoli.


Il ritrovo è alle ore 16 presso il Porto Turistico dove il pubblico potrà salire gratuitamente sulla motonave che effettuerà un giro sulle acque del grande fiume insieme ad una “ciurma” davvero particolare: Fratelli Ochner, Bandaradan e Mamimò animeranno la crociera con performance del tutto assurde, colori suoni e improvvisazione creativa.
La città sarà arricchita anche dalle installazioni di Domenico Tavernini e Federica Pallaver.

Alle ore 20.30 presso il Teatro Comunale si terrà lo spettacolo di Alessandro Haber dal titolo “Haber e i poeti”, un omaggio a Bukowski, alla sua letteratura e alla sua vita a metà strada fra il concerto e il teatro, le poesie e le lettere di Bukowski.
L’interpretazione di Alessandro Haber incontra la creazione estemporanea di Marco di Gennaro al pianoforte e di Luca Velotti al sax tenore soprano e clarinetto, in un dialogo acceso ma affettuoso, mai romantico, malinconico e al tempo stesso ironico. Un vero e proprio film fatto di sensazioni forti, risate, tragedia e grande lirismo: Buk e le donne, Buk e i “colleghi prestigiosi”, Buk e la musica, Buk contro le falsità della cultura dominante.
L’immediatezza, la poesia “naturale”, una macchina per scrivere, una cassa di birra, il sesso svogliato, Mozart a tutto volume, la voce appassionata e forte dell’emarginato “libero”. Questi sono i temi centrali del pianeta Bukowski che ritroviamo attraverso le poesie e le lettere interpretate magistralmente dalla voce graffiante di Alessandro Haber.

Si ricorda il quarto ed ultimo appuntamento del festival con Paolo Rossi domenica 14 ottobre a Guastalla con uno spettacolo che giocherà sostanzialmente sulla sua capacità d’improvvisazione. I temi saranno quelli propri del progetto: le scienze immaginarie e l’assurdo.