E’ un repertorio del primo Ottocento, che si snoda tra classicismo e romanticismo, quello proposto dal trio Voces Intimae per il nuovo appuntamento con “Note di passaggio”, questa sera nell’Abbazia di Nonantola (inizio ore 21,15; ingresso libero). La rassegna è curata dall’associazione “Amici della Musica” di Modena su iniziativa dei Comuni di Castelnuovo Rangone, Nonantola, San Cesario e Spilamberto e con la collaborazione della Provincia di Modena.

Noto per la particolare cura interpretativa e il rigore filologico, il trio, formato da Riccardo Cecchetti al fortepiano, Luigi De Filippi al violino e Sandro Meo al violoncello, eseguirà il “Trio in fa diesis min. Hob. XV:26” di Franz Joseph Haydn, il “Trio in re min. op. 49” di Felix Mendelssohn – che si guadagnò le lodi di Schumann – e il “Trio in fa magg. op. 22” di Johann Nepomuk Hummel, compositore e pianista slovacco di origine austriaca, allievo di Mozart e Haydn.

Particolarità del concerto sarà l’uso del fortepiano, il pianoforte settecentesco, caratterizzato da una gamma dinamica assai più contenuta e da una timbrica di sapore meno “metallico” e più “vibrato” rispetto al pianoforte ottocentesco.

Rappresentante ufficiale della cultura italiana nel mondo, il Trio Voces Intimae si è esibito per alcune fra le più importanti istituzioni musicali italiane ed estere, per la Rai e la Bbc. Collabora stabilmente con il Teatro dell’Opera di Roma e incide per l’etichetta Warner Classics. La formazione pone alla base del proprio approccio interpretativo il recupero della reale intenzione del compositore, partendo dal contesto storico e culturale per mettere in luce gli aspetti più sottili dell’interpretazione, i sottintesi e le più tenui sfumature emotive.