Un’assistenza estremamente innovativa ai piccoli nati prematuri, è questo il tema del seminario in programma il 17 ottobre presso il Centro servizi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, con l’organizzazione della struttura complessa di Neonatologia diretta dal prof. Fabrizio Ferrari e del Dipartimento integrato Materno-infantile.

Il seminario, dal titolo “Family-centered individualized developmentally supportive care according to Nidcap”, sarà tenuto dalla trainer svedese Agneta Kleberg, dell’Università di Lund e del Karolinska Institute di Stoccolma.

Il metodo Nidcap (Newborn Individualized Developmental Care Assessment Programme) si sta affermando in tutto il mondo come uno dei più innovativi e promettenti per promuovere il benessere e lo sviluppo del piccolo prematuro. Questo metodo focalizza l’attenzione sulle singole funzioni del neonato (stati comportamentali e sonno, movimento e postura, controllo del respiro e dell’attività cardiaca, capacità interattive e di autoregola-zione) e si basa sulla teoria sinattiva messa a punto dalla psicologa americana H. Als, che e prevede l’osservazione sistematica dei singoli comportamenti spontanei e dei segnali del neonato. Ogni singolo momento del nursing infermieristico e delle attività strettamente mediche viene ad essere guidato dai segnali del piccolo prematuro.
Il metodo Nidcap si pone anche l’obiettivo di coinvolgere i genitori come parte integrante del team assistenziale, sostenendoli ed aiutandoli a riconoscere i segnali del loro bambino; viene pertanto rivalutato e potenziato il ruolo attivo e partecipe dei genitori nell’assistenza del loro piccolo.

La collaborazione con il centro svedese del Karolinska Institute di Stoccolma e dell’Harvard Medical School del Children Hospital di Boston pre-vede lo sviluppo di un progetto assistenziale di eccellenza volto alla formazione di operatori Nidcap (una fisioterapista, una neonatologa, una psicologa e quattro infermiere) che nel prossimo quinquennio applicheranno nella realtà di Modena i concetti guida del metodo Nidcap. Due soli centri italiani, quello di Modena e quello dell’università di Torino procederanno in stretta collaborazione alla realizzazione di tale progetto e si pongono l’ambizioso obiettivo di realizzare un centro Nidcap italiano.