Sono trascorsi una decina di giorni da quando l’Amministrazione Comunale di Formigine ha messo in atto la chiusura della parte più vitale del Centro e, nonostante la campagna di comunicazione organizzata dalla Giunta, questa scelta appare estremamente discutibile per molti cittadini e gravida di disagi e conseguenze (anche economiche) per i Commercianti.


Nel tentativo di fare il punto della situazione, lunedì scorso i commercianti del centro si sono ritrovati insieme a numerosi cittadini ed alle associazioni di categoria (Lapam-CNA-Confesercenti). Nell’incontro è emerso un fortissimo malumore per l’insufficiente condivisione relativamente alla chiusura in atto e per la mancanza di un progetto chiaro che possa motivare e sostenere l’intera operazione. Non è certo “picchettando e chiudendo” che si realizzano “piani di riqualificazione”, nè creando un recinto di “vuoto globale” che il paese acquista per incanto un vero centro storico. Né si ritenga si migliori l’ambiente imponendo una viabilità compressa che si riversa nelle insufficienti strade attigue a Via Trento Trieste.


Con questo intervento l’unico obiettivo che si può dire raggiunto è la spaccatura in due del centro con la conseguenza che se fino ad oggi la possibilità per gli autoveicoli di transitare lungo Via Trento Trieste garantiva la vitalità al centro, nella sua funzione di incontro, ora questa funzione è compromessa. Ovviamente i primi a cogliere l’involuzione in atto sono stati i commercianti e tutto l’indotto economico che ruota intorno al centro del paese, i quali evidenziano che “se la situazione dovesse permanere immutata ci troveremo presto a fare i conti, soprattutto alla sera, con un centro del paese vuoto, desolato e mal frequentato”. Alcuni hanno pure sottolineato che gli interventi adiacenti al centro, i cosiddetti parcheggi in più creati dall’attuale Amministrazione, non coprono già da molto tempo le necessità di posti auto fortemente accresciute negli ultimi anni, figurarsi quindi la chiusura del centro. Da ultimo sono emerse alcune domande: il Comune non si configura come centro turistico, ed il castello sarà aperto solo nei fine settimana quindi perché questa chiusura permanente? Il piano di riqualificazione del centro è stato affidato solo ora ai CAT (Centri AssistenzaTecnica) , quindi perché già ora si applica questo provvedimento? Il “buon senso” dice che prima si fanno i progetti, poi si condividono quindi si procede alla loro attuazione. Perché a Formigine si è partiti dalla fase attuativa?

L’Associazione PROFORM continuerà a breve gli incontri con le Associazioni di Categoria, per contribuire a studiare con le stesse, una proposta da sottoporre all’attenzione all’Amministrazione. Nel frattempo continua la raccolta firme contro la chiusura del centro presso gli esercenti.



PROFORM Associazione Commercianti Formigine