La vincitrice della quarta edizione del premio intitolato al giornalista e scrittore modenese è Alessandra L’Abate, operatrice di pace.
La giuria del premio, coordinata dal Sindaco di Modena Giorgio Pighi e da Vittorio Zucconi, è composta prevalentemente da giornalisti locali e nazionali ai quali si aggiungono il Presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo ed il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Andrea Landi.
Alessandra L’Abate, nata a Firenze nel 1963, esperta dell’arte della tessitura, operatrice di pace in India dove ha realizzato diversi progetti di sviluppo nell’ambito delle attività di associazioni non governative e di comunità locali, basate sull’autoproduzione artigianale secondo l’insegnamento del Mahatma Gandhi. E’ la lei la vincitrice della quarta edizione del premio Gugliemo Zucconi, istituito dal Comune di Modena ed assegnato oggi a Modena dal Sindaco Giorgio Pighi.
Alla cerimonia, che si è svolta presso il Teatro del Collegio S. Carlo, ha partecipato la famiglia Zucconi e le massime autorità cittadine.
Gugliemo Zucconi è stato giornalista e scrittore di grande qualità, grande cultore del dialetto modenese, non ha mai perso l’abitudine di parlarlo in famiglia e con gli amici. Quindi modenese di nome e di fatto, alla sua città ha sempre guardato con attenzione ed affetto, anche quanto gli impegni professionali lo hanno portato lontano dalla Ghirlandina.
Dal 2001, in accordo con la famiglia, il Comune di Modena ha istituito un premio biennale che punta a valorizzare l’impegno degli italiani all’estero a favore di progetti rivolti ai giovani e giovanissimi, per la cultura e l’istruzione, per il raggiungimento dell’emancipazione e dell’autonomia.
Nella prima edizione il premio è stato assegnato a padre Fabrizio Colombo, missionario in Ciad, mentre nel 2003 è stata la volta di Paolo Marelli ed Elisa Facelli, impegnati in Africa nella lotta all’Aids.
La terza edizione, nel 2005, ha visto premiata Manina Consiglio, artefice di un importante progetto educativo in Madagascar.
