Nuovo sciopero nazionale di 4 ore a sostegno del rinnovo del contratto lavoro dei lavoratori metalmeccanici mercoledì 21 novembre.
Lo sciopero di mercoledì prossimo completa il pacchetto di 12 ore già proclamato da Fim, Fiom e Uilm nazionali e che ha visto le prime 8 ore venerdì 16 novembre e una partecipata manifestazione regionale a Bologna con oltre
1.200 meccanici modenesi e delegazioni di lavoratori dei servizi anch’essi impegnati in una difficile vertenza per il rinnovo del contratto.


Il nuovo sciopero di 4 ore prevede presidi dei lavoratori davanti a diverse aziende. Complessivamente sono sette i presidi sul territorio provinciale, che si svolgono indicativamente dalle ore 7 del mattino sino a mezzogiorno.
Fim, Fiom e Uilm modenesi prevedono un’alta partecipazione di lavoratori ai presidi e sono perciò possibili rallentamenti alla viabilità e alla circolazione in prossimità degli stessi.
Per i lavoratori delle aziende di Modena città, il presidio si terrà davanti ai cancelli della Maserati Spa (via C.Menotti), per i meccanici
della zona di Sassuolo è invece previsto il presidio davanti alla Motovario di Formigine (via Quattropassi 41), sulla statale Carpi/Ravarino i presidi saranno davanti a diverse aziende fra cui Centauro, Sueri, Omga.
Altri presidi alla Manitou in frazione Cavazzona di Castelfranco Emilia, alla Sitma di Spilamberto (via Vignolese 1910) e per i lavoratori delle
aziende della zona di Mirandola il presidio sarà all’incrocio della Statale sud con via di Mezzo e via Camorana (nella frazione di San Giacomo Roncole). Presidio anche allo stabilimento Elettronica Cimone di Pievepelago (con
inizio alle ore 5.30 e sino alle ore 12).

Lo sciopero del 21 novembre avviene in concomitanza con la ripresa dell’incontro tra Sindacati e Associazioni imprenditoriali a delegazioni plenarie. Fim, Fiom e Uilm si aspettano da quell’incontro una svolta positiva
della vertenza che sinora è stata contrassegnata da indisponibilità e chiusura, in particolare della Federmeccanica, a discutere i principali
punti della piattaforma rivendicativa.
Se dall’incontro di mercoledì non verranno segnali decisivi in tal senso, Fim, Fiom e Uilm non escludono la proclamazione di un ulteriore pacchetto di ore di sciopero sia entro la fine del mese di novembre che per il mese di dicembre.