Assieme al figlio di un anno mercoledì scorso verso le 22 ha cercato di far rientro a casa ma la serratura della porta d’ingresso era stata cambiata e le persone che le avevano sub affittato una stanza le hanno detto che non era più persona gradita e che se ne doveva andare.

Ma I.A.B. una donna nigeriana, regolare in Italia in attesa del secondo figlio mentre il marito è ospitato al CPT modenese, non si è persa d’animo e ha chiamato il comando della Polizia municipale. Sul posto, una casa nel quartiere Crocetta, si sono recati gli agenti del Nucleo Sicurezza Urbana che hanno svolto le prime indagini. In effetti la signora nigeriana due mesi non pagava il sub affitto, trecento euro mensili per una stanza, perché il marito è stato rinchiuso al CPT.

I due coniugi, ghanese lui del Togo lei, titolari dell’affitto dell’appartamento si è scoperto che avevano iniziato un’attività di affittacamere abusivo per cui hanno ricevuto una sanzione di 1300 euro e una denuncia penale per aver trattenuto indebitamente gli effetti personali della donna ospite. Intanto, la signora nigeriana ed il figlio sono stati affidati ad una struttura protetta.