La domanda di prestazioni di Risonanza Magnetica Nucleare ha registrato, in questi ultimi anni, un imponente trend di aumento, di oltre il 30% all’anno, per un totale di quasi il 70% di aumento nel biennio 2005-2006. Una crescita, che trova giustificazioni sia dall’accresciuto e continuo perfezionamento della tecnologia diagnostica e quindi della fiducia che cittadini e prescrittori in essa ripongono, sia dal costante aumento della disponibilità di queste prestazioni offerte dal sistema sanitario metropolitano bolognese.

Una crescita, peraltro analoga a quella regionale, che non è esclusivo appannaggio dell’area bolognese, ma che è comune a tutti i sistemi sanitari evoluti del mondo.
L’Azienda Usl di Bologna, assieme all’Azienda Ospedaliera e allo IOR, ha aumentato in modo equivalente, nel corso degli ultimi due anni, 2006 e 2007, l’offerta di RMN, sia con le rispettive produzioni interne, sia acquisendo prestazioni dalle strutture private dell’area bolognese, accreditate dal Servizio Sanitario Regionale, per un totale di 17 mila RMN in più. Oggi l’offerta di RMN da parte del sistema sanitario pubblico metropolitano garantisce pienamente i tempi di risposta per tutte le richieste urgenti, entro le 24 ore o entro 15 giorni quando si tratti di urgenze differibili. Per quanto riguarda invece le prestazioni non urgenti, il sistema garantisce sempre almeno una disponibilità entro 60 giorni, tempo di attesa massimo indicato dalla normativa.

Per mantenere questi tempi di risposta, sono già previsti per il 2008, nuovi incrementi nell’offerta di RMN, pari a 8 mila prestazioni in più, sia grazie ad una nuova Risonanza che sarà collocata all’ospedale Maggiore, sia grazie ad aumenti nella produzione da parte dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna, sia infine grazie ad aumenti nell’acquisto di prestazioni offerte dalle strutture private accreditate, in particolare dalle case di cura.

Oltre al potenziamento dell’offerta, l’Azienda Usl di Bologna ha lavorato sul fronte dell’appropriatezza delle prescrizioni, costituendo un gruppo permanente professionale/tecnico, composto da professionisti delle Aziende sanitarie pubbliche bolognesi e del privato accreditato, per definire e condividere linee guida con i prescrittori, verificare la qualità delle prestazioni erogate, e l’operatività delle strutture che tali prestazioni erogano.
Contestualmente, e non solo per le prestazioni di RMN ma per tutte le prestazioni prenotabili a CUP, l’Azienda Usl di Bologna ha progressivamente attivato il progetto Agende Sempre Aperte, che garantisce una immediata presa in carico, da parte del sistema, della richiesta del cittadino, attraverso una lista di attesa informatizzata che assicura, a chi non ha trovato disponibilità immediata nel sistema di prenotazione, di essere prenotato prioritariamente sul primo posto che si rende disponibile.

Attualmente quindi, grazie all’intenso lavoro di razionalizzazione e rafforzamento del sistema dell’offerta e al potenziamento delle modalità di prenotazione, in stretta collaborazione con CUP 2000, si sta completamente risolvendo il problema delle agende chiuse.

Per quanto riguarda l’afflusso di cittadini bolognesi verso strutture accreditate dal Servizio Sanitario della Regione Veneto, o comunque di altre Regioni, va precisato che tale mobilità rientra nella libertà dei cittadini di scegliere dove farsi prestare l’assistenza. Nel caso della struttura privata di Monselice, geograficamente vicina all’area bolognese, si tratta per la maggior parte di prestazioni RMN muscolo scheletriche, su un totale di 9000 RMN eseguite nel 2006. Prestazioni che l’Azienda Usl di Bologna, attraverso l’offerta di prestazioni del sistema sanitario pubblico metropolitano, può riassorbire solo con gradualità, attraverso quelle azioni migliorative descritte in precedenza, senza ovviamente limitare in alcun modo la libertà del cittadino. Nel frattempo le Regioni Veneto e Emilia Romagna, hanno concordato un tetto di attività sulla base delle prestazioni di RMN effettuate nel 2006.