“La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge sul welfare che recepisce, con alcune modifiche, l’accordo sottoscritto da Governo,
Sindacati e Imprese il 23 luglio scorso e, unitamente al Decreto Fiscale, fa parte integrante della Finanziaria 2008 con l’obiettivo principale di
favorire lo sviluppo del Paese e l’equità sociale”.


“Il provvedimento, che ora passa all’esame del Senato, supera l’iniquità dello “scalone”, aumenta le pensioni minime, consente ai giovani di
costruire un sistema pensionistico adeguato, modifica la legge 30 sul mercato del lavoro con provvedimenti che contrastano la precarietà.

Nel merito: l’iniquità di una legge che allungava la possibilità di ricorso alla pensione a decorrere dal primo gennaio 2008 viene cancellata
dall’introduzione di un meccanismo che, pur non rinunciando a un’esigenza strutturale di allungamento dell’età pensionabile in relazione all’aumento dell’età anagrafica, lo affronta con gradualità. Al tempo stesso tiene conto dei cosiddetti lavori usuranti e cioè di quei lavoratori sottoposti a prestazioni particolarmente faticose sul piano fisico o psichico.
Nel contempo, oltre a guardare a chi deve andare in pensione nei prossimi anni, il provvedimento per la prima volta da molto tempo prevede l’aumento delle pensioni più basse introducendo di fatto una quattordicesima e una rivalutazione automatica che consentirà aumenti periodici per adeguare le pensioni all’aumento del corso della vita.
Il provvedimento prevede interventi per il riscatto della laurea, per la totalizzazione dei contributi versati in qualsiasi modalità e tempo lavorativo e impegna il governo, attraverso una delega, a far si che a regime si possa andare in pensione con una percentuale non inferiore al 60% dell’indennità salariale.
Il testo approvato dalla Camera consolida misure a sostegno dell’occupazione (in primo luogo della buona occupazione) introducendo misure per stabilizzare il lavoro a tempo indeterminato e fa seguito alle misure adottate in questi 18 mesi dal Governo di Centro Sinistra: malattia e maternità per i lavoratori a progetto e gli apprendisti; cuneo fiscale a favore solamente delle imprese che assumono lavoratori a tempo indeterminato; la legge per la sicurezza dei luoghi di lavoro e quella
contro il licenziamento in bianco; i provvedimenti contro il lavoro nero irregolare che hanno già consentito l’emersione di oltre duecentomila
lavoratori nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura.

Si tratta infine di un provvedimento che sostiene la competitività e lo sviluppo delle imprese riducendo la tassazione del salario di produttività.
La Commissione lavoro ha poi introdotto importanti modifiche che il governo ha parzialm avere ente recepito: sanzioni amministrative nei
confronti dei datori di lavoro che non adempiono all’obbligo di comunicare la modifica dell’organizzazione dell’orario per i lavori a catena e notturni; incentivi ad assumere persone disabili; i contratti a tempo determinato possono avere una durata massima di 36 mesi, calcolati
indipendentemente dai periodi di interruzione fra un contratto e l’altro; per i lavoratori affetti da patologie oncologiche diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale; abolizione dello staff leasing; per il lavoro a chiamata in alcuni settori del turismo e dello spettacolo, delega alle parti per prevedere specifiche normative; per i dipendenti delle cooperative agricole equiparazione dei contributi INAIL per i lavoratori a tempo determinato e indeterminato.
Si tratta di norme che migliorano sensibilmente le condizioni e le normative di legge. Lo hanno capito bene i 5 milioni di lavoratori e pensionati che, chiamati dal sindacato a pronunciarsi sull’accordo, hanno votato a favore del protocollo sul welfare. Il loro voto è la risposta migliore a quanti sostengono che non si è fatto abbastanza e che bisogna fare di più. Il riformismo si pone obiettivi possibili da realizzare, solo in questo modo riesce a cambiare le cose e a migliorare le condizioni dei lavoratori. Anche in questo caso, con l’approvazione del protocollo sul welfare, si è fatto comunque un importante passo avanti sia per i padri che per i figli”.