Sedici ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dai carabinieri di Trento in un’operazione antiprostituzione. Sgominata un’associazione che gestiva lo sfruttamento di donne e transessuali. Gli arrestati sono per la maggior parte brasiliani.

Il giro di prostituzione è stato scoperto dai carabinieri che, nel febbraio di quest’anno, dopo aver analizzato una serie di annunci su quotidiani e riviste specializzate, fingendosi clienti hanno individuato tre appartamenti a Trento nord dove
avvenivano gli incontri con i clienti, una decina al giorno per ogni donna o trans. Grazie a successive indagini condotte con pedinamenti ed intercettazioni telefoniche, i carabinieri sono
riusciti ad individuare i presunti componenti
dell’organizzazione che offriva le prestazioni in altre città a seconda della della domanda locale. Gli incontri, infatti, avvenivano in un decina di appartamenti in varie regioni d’Italia: in Trentino, Veneto, Friuli, Umbria, Toscana, Emilia-Romagna, Lazio e Puglia

Secondo l’accusa l’organizzazione, composta da persone quasi tutte con legami di parentela e che spesso arrivavano esse stesse dal giro della prostituzione, avrebbe gestito una quindicina fra donne e transessuali, per un volume d’affari
stimato in circa 450 mila euro al mese
La clientela, generalmente facoltosa e composta anche da coppie, era disposta a spendere dai 100 a 1.500 euro per rapporti sessuali con donne e transessuali.

Secondo quanto accertato dagli inquirenti ogni donna o trans versava all’organizzazione
un fisso di 500 euro alla settimana e il 50% del ricavato degli incontri.