A Natale e Capodanno aumenta il numero di italiani che prepareranno le valigie per una vacanza decisamente all’insegna del riposo e del relax: secondo l’indagine Confesercenti-PublicaRes-Swg sulle intenzioni dei consumatori per le prossime festività natalizie saranno 11 milioni, ovvero il 5% in più rispetto allo scorso anno, i vacanzieri in viaggio in questo periodo.
Ben 6,3 milioni, più della metà, concentreranno la partenza intorno a Capodanno.

Ed appare marcata la differenza negli ultimi tre anni a vantaggio della scelta “vacanziera” che sembra insidiare il tradizionale detto “Natale con i tuoi”: il “no” ai viaggi scende di dieci punti dal 2005 al 2007.
Altra sorpresa dall’indagine: e’ meno forte – anche se rimane in cima alla classifica – la motivazione economica che sta alla base della rinuncia alla vacanza che passa dal 32% del 2006 al 27% di quest’anno. Un altro 23% del campione afferma invece di rinunciare alla vacanze per ragioni di ordine familiare, di impegni di lavoro o di condizione fisica.

Sale al 23% la percentuale di quanti preferiscono altri periodi per le vacanze.Partenze in aumento, dunque, ma con una propensione degli italiani a scegliere “soluzioni al risparmio”. Lo si deduce innanzitutto dall’aumento, rispetto al 2006, di vacanzieri che utilizzeranno case di proprietà, così come è in forte ripresa la richiesta di case in affitto.
Diminuisce invece, con un calo di 7 punti percentuali, la quota di intervistati che alloggeranno in alberghi e pensioni.E si riduce la quota di vacanzieri che si sposteranno con la famiglia, mentre la voglia di vacanza a due con il partner sale di ben 12 punti.

Gli italiani spenderanno in media per partire circa 6,7% miliardi di euro. Ci si muove di più ma si cerca di spendere meno: la spesa media per persona passa dagli 880 euro del 2006 ai 601 del 2007. E si restringe anche la pattuglia di coloro che sono disposti a godersi la vacanza senza badare a spese arrivando fino a 2250 euro (un calo di sette punti).
Qualche variazione anche per la durata dei soggiorni fuori casa. Diminuiscono le vacanze brevissime (tre giorni) e lunghe (10 giorni), mentre un balzo in avanti lo compiono quelle di 4 giorni (più 13%). Nel complesso la durata media delle vacanze si attesta sui 6 giorni, uno in meno rispetto al 2007.

L’attenzione al risparmio emerge anche dalla scelta delle mete turistiche. Rispetto al 2006, infatti, si registra una minore propensione a viaggiare fuori dall’Europa, mentre la meta preferita è la tranquilla vacanza italiana.
Risultano più gettonate allora le mete nostrane, anche se si registra qualche punto in più per quelle del Nord America e dell’Estremo Oriente.
Le vacanze di Natale e Capodanno saranno all’insegna della montagna, anche se con una flessione nelle preferenze del 5% mentre resta stabile la percentuale di vacanzieri che sceglierà le città d’arte e cresce la voglia di campagna (dodici punti in più), altro segnale di scelte all’insegna della tranquillità e di spese contenute.

Per quanto riguarda il profilo dell’organizzazione del viaggio, complessivamente aumenta la quota di chi non prenoterà affatto o prenoterà da solo attraverso internet o per telefono. Rispetto allo scorso anno, invece, almeno un dato positivo per le agenzie arriva dall’aumento di vacanzieri che prenoteranno una parte del viaggio: nel 2007 saranno il 17%, rispetto al 6% del 2006.Infine, gli italiani desiderano per queste vacanze natalizie soprattutto il riposo ed il relax, tra le principali motivazioni che li spingono a fare i bagagli (+8%), mentre si mantiene stabile la quota di coloro che si muoveranno soprattutto alla ricerca di evasione e di divertimento. A calare fortemente, di ben 10 punti percentuali rispetto allo scorso anno, è invece il desiderio di vacanze ‘impegnate’, finalizzate cioè all’arricchimento culturale.

Secondo Claudio Albonetti Presidente di Assoturismo-Confesercenti “l’indagine dimostra con chiarezza che c’è necessità di vacanza. Ed è certamente positivo che si muovano più italiani durante le vacanze di fine anno anche se emerge l’esigenza di creare sempre maggiori condizioni di fiducia e stabilità. Solo con più serenità e con minori incertezze sul futuro sarà possibile irrobustire i flussi turistici e mettere le famiglie italiane nelle condizioni di fare programmi con minori condizionamenti in termini di spesa e di scelte. Ecco perché è anche importante insistere su obiettivi come il Fondo per le vacanze per i ceti meno abbienti che allarga la platea di coloro che possono usufruire di un periodo di riposo e di svago”.