Sono undici milioni le famiglie che rispettano quest’anno la tradzione dell’albero di Natale. I druidi, antichi sacerdoti celti, consideravano gli abeti un simbolo di lunga vita e cominciarono ad adornarli. Nel medioevo partono le prime decorazioni, all’abete vengono appese mele e cialde. Nel 1605 risale la data del primo albero veramente addobbato. Il successo fu sono nel XIX secolo con larghissima diffusione in Europa Usa e Russia.


Dopo anni di incrementi dei surrogati di ‘plastica’ il Natale 2007 sarà stabile rispetto al 2006 per l’acquisto di abeti e pini veri. I modelli nuovi sono l’abete capovolto, l’abete nero totale.
Secondo le rilevazioni di Telefono Blu grazie a prezzi più competitivi degli italiani e alla tipologia costruita per resistere di più, sono almeno 5 milioni (di cui 4 senza radici e oltre un milione di grande stazza) gli abeti veri acquistati che si andranno ad aggiungere ai quasi 5 milioni di plastica utilizzati a cui vanno aggiunti 1 milione di pini gia’ utilizzati e quest’anno almeno per una famiglia su 8 sara’ di modo l’allestimento di piu’ di un alberello.
Il 20% quest’anno farà un nuovo acquisto (1 su 3). L’abete di importazione Uk Norvegia Danimarca e Belgio un abete di 1,5 m che costava 20 euro oggi può arrivare anche a 25 euro ma se ne trovano anche a 15 euro. Convengono quindi soprattutto quelli nostrani che per la prima volta quest’anno non avranno aumenti provenienti in particolare dall’Appennino Toscano e dalle Alpi del Friuli.
Oggi i costi possono variare dai 10 euro di un alberello senza radice ai 100 euro di un ottimo importato e addirittura 400 per i più grandi. I costi di quelli artificiali partono da un 40 euro e raggiungono anche i 250 euro con già le luminarie e le decorazioni annesse.

L’albero è una tradizione tipica delle popolazioni che hanno come la nostra una vicinanza alle montagne (Alpi ed Appennino) ed è di per sè più praticata dello stesso. Il mercato complessivamente si dovrebbe attestare sullo 0,8 miliardi di eurouro (350 per gli abeti e 450 per gli addobbi). Consistente invece il mercato degli addobbi (palline, fili dorati, carta regalo, luci, candela che registra complessivamente un incremento di vendite grazie alle nuove tecnologie. Quest’anno aumenta del 5% l’acquisto delle luci ed accessori e dei Babbi Natali rampicanti (+150%) che appaiono appesi da migliaia di terrazze.
Ogni famiglia per rinnovare gli addobbi spende almeno 50euro e per le nuove luci almeno 15euro. Circa 7 milioni di famiglie non fanno pero’ ne l’albero ne’ il Presepe. Sono 13 milioni le famiglie che nella propria casa hanno allestito a partire dalla notte prima di Natale con un incremento di almeno il 2% dei costi di statuine, paesaggi, presepi completi.
A fronte di una sana tradizione laica e non, spesso si associa il dispiacere di vedere questi piccoli abeti fare una brutta fine.
Capita infatti di vederli abbandonati sui cassonetti della spazzatura o ridotti a pezzetti e gettati nei luoghi di campagna.