Le Nereidi erano benevole divinità marine; i marinai le invocavano per proteggere imbarcazioni e viaggi. Un fregio che le raffigura è stato trovato a Modena vicino all’ara di Vetilia Egloge, l’imponente monumento sepolcrale scoperto lo scorso settembre a pochi metri dalla via Emilia Est. Il fregio faceva parte di un altro monumento, presumibilmente funerario, demolito in antico per reimpiegarne i materiali.

Il reperto è di straordinaria importanza sia per le dimensioni (è lungo più di 4 metri ed è il più completo finora trovato in Emilia-Romagna) che per la fattura. Raffigura un corteo marino di mostri, pesci e ippocampi aggiogati a carri o cavalcati da Nereidi e Amorini, un elemento decorativo usato spesso nei mosaici e più raramente nei monumenti funerari, forse a simboleggiare il traghettamento dei defunti nell’Ade.

Nei giorni scorsi, sotto il controllo dei restauratori della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, l’ara di Vetilia Egloge è stata definitivamente collocata nel Lapidario Romano dei Musei Civici di Modena dove dal 16 dicembre al 27 aprile sarà allestita la mostra “Benvenuta Vetilia!” visitabile tutti i giorni dalle 8 alle 19 (info 059.2033101).