Canzoni in siciliano e voci possenti, strumenti musicali arcaici e storie millenarie, arrangiamenti e nuove sonorità: è quanto propone il concerto degli ‘Unavantaluna’, intitolato Novi jorna e Novi misi – Suoni, canti e racconti del Natale in Sicilia, in programma per Roráte Coeli, domani, sabato 15 dicembre, alle ore 21, nella Chiesa di Santa Maria Assunta (via Catellani 1 – Villa Sesso) in occasione del suo recente restauro.

‘Unavantaluna’, uno dei gruppi più importanti della nuova scena della musica popolare siciliana – Carmelo Cacciola, Luca Centamore, Pietro Cernuto ciaramedde e friscaletti, Andrea Piccioni, Francesco Salvadore – presenta la tradizione musicale del Natale in Sicilia attraverso la rievocazione rituale di una Novena della tradizione Peloritana, momento centrale del calendario festivo e paraliturgico locale. Questo perché le tradizioni musicali connesse alla celebrazione del Natale si sono mantenute in Sicilia particolarmente vitali. Con canti, musiche strumentali e azioni drammatiche si torna ogni anno a celebrare la Natività: dal 29 novembre, quando inizia la Novena della Immacolata, al 6 gennaio, ricorrenza dell’Epifania. Tratto distintivo di questo linguaggio è il registro stilistico determinato dalla fusione di apporti folklorici con forme stilistiche proprie della Chiesa.
Gli ‘Unavantaluna’, nel loro Novi Jorna e Novi Misi, si ricollegano strettamente alla tradizione sacra della Novena proponendo un vero e proprio oratorio musicale popolare che presenta i diversi momenti cerimoniali e rituali attraverso l’utilizzo di repertori e strumenti legati al Natale e alle altre occasioni del periodo natalizio.
Tra gli strumenti simbolo del Natale Peloritano troviamo soprattutto la “ciaramedde a paro”, nelle mani del virtuoso e costruttore Pietro Cernuto, ma anche friscaletti, tamburelli, chitarre e la magia delle voci, per una vera e propria rappresentazione musicale solenne che affonda le radici nella tradizione siciliana. Al centro della scena il personaggio simbolo della favolistica siciliana, quel Giufà che ricorda il “contastorie” anziano che lega cronaca e sogno così come da sempre avviene in questa terra.
Ingresso libero e limitato ai posti disponibili.

Info: tel. 0522 456249 / 456539 – Comune di Reggio Emilia.