A Sassuolo “c’è ‘un consumo gigantesco di cocaina, una spaventosa domanda di cocaina”. Così il Comitato Conto anch’io a Sassuolo. E’ un’allarme sociale: secondo le stime recenti a livello nazionale, il numero dei consumatori giovanissimi è in continua crescita. Sarebbero sette italiani su cento, tra i 14 e i 54 anni, ad aver fatto uso di cocaina almeno una o più volte nella vita. Una cifra inquietante soprattutto se la si confronta con l’esiguo l’1,3% di chi afferma di aver usato eroina almeno una volta.


L’aspetto più preoccupante segnalato dagli specialisti del settore è infatti che la dipendenza da cocaina è ancora oggi “sottovalutata” con la conseguenza che da un lato continua a passare il messaggio sociale per cui è quello di una droga di minore pericolosità, e dall’altro le stesse istituzioni tendono a trascurare il problema.
A undici anni, in quell’età, fra il ragazzo e l’adolescente, quando ancora si frequenta la scuola media, c’è il primo, occasionale contatto con la droga. Ma già fra i 15 e i 16 anni l’uso non è più occasionale. Si prendono i cannabinoidi, ma attenti: non è il vecchio spinello degli anni ’70, che conteneva una piccolissima dose di sostanza. Adesso, nei prodotti che vengono sequestrati, la percentuale ha raggiunto anche il 15-16 per cento. Ragazzini insospettabili, vanno bene a scuola, giocano al calcio. E ragazzine ‘acqua e sapone’. Il sabato c’è la droga che dà lo sballo per due ore. Vengono aperte dagli spacciatori linee di credito a ragazzini e ragazzine: in cambio del debito, spaccio e poi, se non basta, prestazioni sessuali.

Una parte considerevole dei grandi profitti del crimine certamente viene dal traffico di droga. Al volume crescente di droga prodotta su scala mondiale fa da contrappunto un prezzo di mercato che tende ad essere stazionario, e in certi casi, come quello della cocaina, a diminuire. Segno probabile di una flessione della domanda. D’altro canto, analisi di mercato ci mostrano un consumo crescente sia di droghe sintetiche che di droghe cosiddette leggere.
Le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di droga guadagnano miliardi di Euro sulle spalle di chi soffre e non riesce ad uscire dalla dipendenza della droga.E’ come essere in un tunnel e non riuscire ad uscirne, se non si riesce a sconfiggere queste organizzazioni criminali che hanno il monopolio del mercato.
Le forze dell’ordine, sopratutto grazie ad unità cinofile (chiamate più comunemente cani antidroga) sono operative su tutto il territorio nazionale per sconfiggere il pesante problema della droga, ma hanno mezzi e risorse troppo limitate , soprattutto per presidiare tutto il territorio. Le unità cinofile sono attive, infatti, in genere nelle stazioni ferroviarie, all’uscita delle scuole medie e superiori, e anche nei grandi depositi e transiti postali di grandi citta’, quindi visto che Sassuolo non è una grande citta’, sono spesso assenti, anche se i volumi-consumi sono davvero elevatissimi.

Ed è un problema sociale che non può essere risolto solo dalle forze di polizia: se è così diffusa, e lo è, significa che esiste una grande domanda. In crescita il numero delle aziende i cui manager soffrono di dipendenza da stupefacenti, alcol e psicofarmaci.
La droga, bisogna sottolinearlo, non è un pericolo che viene dall’esterno ma dall’interno, dalla fragilità di noi stessi. I produttori esterni della droga si fanno ricchi perché nella nostra società italiana e nelle nostre società occidentali del “benessere”, prolifera in realtà un grande malessere che sfocia nella richiesta di droga. E su questa richiesta e disponibilità alla droga si sviluppano le nostre organizzazioni criminali che non si fanno scrupolo di fare i soldi con questa “merce”.

Il modo più radicale per sconfiggere la droga è quello di sconfiggere la droga è quello di sconfiggere il bisogno della droga dei giovani, ma non solo dei giovani. Ci sembra allora importantissimo pensare agli adolescenti, aprire gli occhi sulle loro esigenze di socializzazione e sui loro disagi, offrire loro opportunità di maturare nel gruppo e nei rapporti di amicizia in anni così delicati e fondamentali.
Cala, dunque, il consumo di eroina, anche se resta la sostanza più usata. Diminuisce quella che si assume via endovena, cresce quella che si fuma. Aumenta la cocaina, come pure l’hashish. Ora, nelle dosi di hashish c’è una concentrazione di sostanza del 15-16 per cento con effetti allucinogeni. La concentrazione era del 2 per cento fino a poco tempo fa e non dava allucinazioni.
Calano anche i prezzi: I trafficanti calano i prezzi della droga e così aumenta il consumo. Adesso, un “pezzo di fumo”, cioè l’hashish, costa 5 euro a dose. Il prezzo sale secondo la concentrazione. La dose di cocaina, indipendentemente dal suo peso, con una concentrazione di sostanza attiva pari al 10-15 per cento, costa 50 euro. Per concentrazioni più alte, il prezzo naturalmente sale. L’eroina costa 5 euro a dose alle concentrazioni del 5-6 per cento. Al 10-15 per cento non è facile da trovare. Si diffonde sempre più il fumo di eroina e cocaina, soppiantando l’ago.

La cocaina, droga un tempo diffusa soltanto tra persone abbienti e nei circoli dello spettacolo, sta diventando sempre più comune in Italia anche tra i meno ricchi, grazie a prezzi sempre più bassi. Se nel 1996 un grammo della droga costava circa 100 euro, ora ne costa meno di 60, mentre il numero di persone che ne fa uso e’ quadruplicato.

Davanti a tutto questo, genitori distratti: il problema maggiore è la mancanza di comunicazione. Più attenti gli insegnanti che spesso accompagnano i ragazzi ai centri specializzati per il recupero. In un’Europa dove tutto cresce, cala solo il prezzo delle droghe: eroina e hashish anche a 5 euro. Hashish sempre più potente con effetti allucinogeni. Sta scomparendo la siringa, sempre più si fumano eroina e cocaina. L’ultimo grido è la ‘catata’, l’effetto della cocaina fumata in una bottiglietta”.
Sappiamo che Dirigenti e Docenti combattono la loro quotidiana battaglia etica e culturale per sconfiggere tra gli studenti l’uso della droga, perché consapevoli che l’unica efficace azione è quella del dialogo con le giovani generazioni.

Non possiamo lasciare che la tossicodipendenza sia influenzata dalle mode. Quello della cocaina è solo un esempio che denota il fatto che non vi sia un’informazione seria sui rischi legati alla droga. La prevenzione è fondamentale. Dobbiamo impegnarci maggiormente per promuovere informazioni accurate sulle conseguenze. E’ inoltre necessario intervenire sulle situazioni di disagio che rendono gli adolescenti più esposti.
A Sassuolo, e in qualsiasi altro paese occorrono politiche di contrasto che coinvolgano maggiormente la società civile. Per risolvere il problema della droga è necessaria un’ampia mobilitazione sociale e politica, un chiaro e netto rifiuto della droga e compassione per coloro che ne abusano.

(Comitato Conto anch’io a Sassuolo)