Quattro persone, due medici e due ostetriche dell’ospedale di Bentivoglio, sono state iscritte nel registro degli indagati dalla pm della Procura felsinea Morena Plazzi per un bimbo nato morto durante un parto cesareo. L’episodio è avvenuto il 9 dicembre scorso e l’indagine è partita dopo la denuncia del padre marocchino che vive con la moglie e il figlio a Medicina.


L’iscrizione dei quattro sanitari nel registro degli indagati per omicidio colposo è più che altro un atto dovuto per permettere loro di nominare dei consulenti di parte. Questi parteciperanno così agli accertamenti che verranno eseguiti sul nascituro su disposizione della pm che ha già nominato il professor Giuseppe Fortuni e il suo collega Maurizio Mauloni del Reparto di ostetricia dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna. I periti dovranno spiegare cosa è successo prima dell’intervento chirurgico e se i sanitari hanno fatto tutto il possibile per evitare la tragedia. L’autopsia sul bimbo è prevista per giovedì.

L’Azienda Usl di Bologna – precisa un comunicato – ha già avviato tutti gli opportuni approfondimenti relativi alle cure prestate.
Un rapido peggioramento, avvenuto la mattina di domenica 9 dicembre, non presumibile dai tracciati eseguiti a cadenza regolare sin dalla sera precedente, né dall’andamento della situazione clinica: questi gli esiti dei primi riscontri effettuati dall’Azienda in relazione al parto, purtroppo conclusosi con la morte del feto alle ore 9.07 di domenica 9 dicembre.

Vana è risultata l’esecuzione, peraltro tempestiva e corretta, di un parto cesareo in urgenza e delle successive manovre di rianimazione del feto. Alla signora B.H. – marocchina di 28 anni già madre di un figlio nato con un cesareo (ndr) – l’Azienda esprime la propria vicinanza e solidarietà.
La signora B.H. era ricoverata dalle 21 di sabato 8 dicembre presso l’ospedale di Bentivoglio, con sintomi che annunciavano un imminente parto.

Nel corso della gravidanza la signora era stata seguita dalla propria ginecologa di fiducia e successivamente nell’ambulatorio specialistico per le gravidanze con previsione di parto naturale, dell’ospedale di Bentivoglio. Nel corso degli accertamenti succedutisi durante la gravidanza, tracciati e crescita fetale risultavano nella norma.
Durante il ricovero, i controlli e i tracciati eseguiti a cadenza regolare tra le 21 di sabato e le 5.30 di domenica mattina, non presentavano esiti irregolari né tantomeno tali da far temere per la salute del feto e della mamma.

In relazione ad accertamenti eseguiti nelle ore successive e all’andamento del quadro clinico, la signora veniva accolta in sala travaglio, ma dopo pochi minuti, alle 8.57, causa un peggioramento improvviso delle rilevazioni strumentali di vitalità del feto, veniva tempestivamente eseguito un parto cesareo in emergenza.

Purtroppo il feto, venuto alla luce alle 9.07, risultava privo di vita e vani sono stati i tentativi immediatamente eseguiti, di rianimazione.

L’Azienda, oltre ad aver immediatamente avviato tutti gli opportuni approfondimenti relativi alle cure prestate alla Sig.ra B.H., sta collaborando con la Magistratura ed è a sua completa disposizione.