“L’accordo siglato lunedì pomeriggio a Roma tra il Presidente del Consiglio on. Romano Prodi, il Ministro delle Infrastrutture on. Antonio Di Pietro ed il Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani rappresenta una importante tappa verso la realizzazione di un insieme di infrastrutture centrali per lo sviluppo dell’industria ceramica italiana”. Così il Presidente di Confindustria Ceramica Alfonso Panzani.


“Il nostro positivo giudizio sull’accordo origina dal fatto che, a poche settimane dalla sentenza del Tar del Lazio, la Bretella Campogalliano – Sassuolo viene confermata quale priorità infrastrutturale della Regione. Di rilievo appare inoltre l’impegno assunto dalle parti per portare, entro la fine di febbraio, all’approvazione del Cipe il progetto definitivo, il relativo finanziamento, nonché le modalità di gestione dell’appalto per la realizzazione della stessa opera.
L’industria italiana della ceramica, nel dare atto che con questo accordo la Regione Emilia Romagna assume il ruolo di motore e di protagonista dell’intera procedura, registra con favore l’approccio seguito, che punta a fornire risposte di sistema all’interno di un quadro in cui grande attenzione viene posta anche al trasporto su rotaia.
Infatti, l’accordo Governo – Regione prevede che assieme alla realizzazione della bretella autostradale Campogalliano – Sassuolo vengano previste anche le risorse per il raddoppio della Pedemontana nel tratto Fiorano – Sassuolo, per la realizzazione della tangenziale di Rubiera, per il sistema di scali ferroviari di Modena – Marzaglia e Dinazzano e – più lontano dal distretto di Sassuolo, ma non meno importante – gli investimenti a favore del porto di Ravenna, principale attracco per le materie prime utilizzate dall’industria della ceramica regionale.
La soddisfazione per questo fondamentale accordo istituzionale – per il quale va al Presidente Vasco Errani il ringraziamento dell’intera industria italiana della ceramica – farà mantenere a Confindustria Ceramica un atteggiamento di vigile attenzione affinché il rispetto dei tempi, il reperimento delle risorse e gli iter attuativi vengano realizzati nel più breve tempo possibile, e perché il sistema infrastrutturale al servizio della ceramica italiana faccia quel salto di qualità necessario per recuperare il gap di competitività con gli altri Paesi europei competitori”.