Un uomo di origini ucraine, in Italia con la moglie da cinque anni, operaio precario nel momento in cui decise di acquistare una casa, ha presentato alla Questura di Modena una denuncia-querela nei confronti dell’ufficio delle entrate, per abuso di potere e minacce.

La vicenda, riferita dalla ‘Gazzetta di Modena’, è nata dall’acquisto di un appartamento con la necessità di contrarre un mutuo pari al valore totale dell’immobile. Per l’Agenzia non era stato dichiarato il giusto valore della casa, ed è stato contestato un pagamento in nero.
Un alloggio di 75 mq, del valore di 185.000 euro; costo complessivo dell’operazione (notaio e agenzia immobiliare inclusa) 200.000 euro. Ma per ottenere il finanziamento dell’intero importo nel preliminare di acquisto era stata scritta una cifra superiore: 275.000 euro. L’Agenzia delle Entrate, compiendo accertamenti, ha multato anche l’ex proprietario venditore, ritenendo che abbia intascato ‘in nero’, senza dichiararli, i 75.000 euro dedotti dal preliminare.

Quando l’ucraino è stato convocato per un chiarimento, ha ricevuto la notifica della chiusura del provvedimento, cioè la sanzione da 30.000 euro. Da qui la denuncia dell’uomo, che – assistito da un legale – critica il comportamento e i toni usati dal dipendente dell’ Agenzia, e sostiene che la multa è stata comminata sulla base di una convinzione erronea.