Siamo stati i primi a proporre – sin da dal 2004 – l’abbattimento e la riqualificazione dei ‘ghetti’ cittadini; oggi pare che quasi tutte le forze politiche ci diano ragione, comprese quelle di maggioranza, evidentemente “folgorate sulla via di Damasco”.
L’incendio che la scorsa notte ha devastato una parte dell’immobile di via Circonvallazione 179 deve imporre una seria riflessione politica sia sulle cause del rogo (occorre maggiore controllo sugli esercizi commerciali gestiti da stranieri, anche dal punto di vista della sicurezza degli impianti), sia sulla necessità di accelerare la decisione di abbattere quel palazzo (insieme a quello di via Adda) e ridare dignità urbanistica alla zona.
Dobbiamo forse attendere che ci scappi il morto? Non è lontano, al proposito, il ricordo del rogo dell’Ex Campanella, dove perirono alcuni extracomunitari che dormivano proprio in quel ricovero di fortuna.
Occorre agire in fretta e, intanto, deliberare al più presto la bonifica del quartiere Mezzavia; nel frattempo la Polizia Municipale esegua i controlli di legge sia sui residenti clandestini che sugli impianti utilizzati da esercizi commerciali e da privati.
E, per cortesia, basta spendere soldi pubblici per libri e libretti su Braida; piuttosto utilizziamoli per intensificare i controlli.
Ribadiamo pertanto la necessità del pugno di ferro, a tutela della legalità e della sicurezza dei sassolesi.
(Luca Caselli, Capogruppo AN Sassuolo e Consigliere Provinciale)