Parte decisamente bene la stagione invernale per il nostro Appennino: cartina di tornasole il numero di turisti e i giorni di permanenza in albergo. “Condizioni meteo ideali, perfetto innevamento delle piste, efficacia della campagna di promo-commercializzazione condotta dal consorzio Valli del Cimone, diversificazione dell’offerta di attività di svago, impianti di risalita moderni hanno contribuito a rendere decisamente positivo l’avvio della stagione invernale 2007-2008”.

È questo, in estrema sintesi, il quadro tracciato da Alberto Crepaldi, responsabile settore turismo per Confesercenti, a seguito di una serie di interviste che hanno interessato diversi imprenditori turistici del Cimone.

“Rispetto al flop dello scorso anno, si respira un’aria decisamente diversa nelle stazioni sciistiche del nostro Appennino – precisa Crepaldi; basti pensare che nei giorni tra Natale e Capodanno, in non pochi alberghi si è registrato il tutto esaurito. Ancora più positivo il fatto che la clientela pare preferire un soggiorno medio di poco inferiore alla settimana a scapito degli “short-breaks” di 2-3 giorni, a cui gli albergatori erano stati abituati negli anni precedenti”.

Dalle interviste raccolte da Confesercenti Modena emerge, inoltre, che le previsioni rispetto all’andamento complessivo della stagione invernale 2007-2008 tendono in prevalenza al bello. In particolare circa la metà degli albergatori sentiti stima che ci sarà un incremento del fatturato almeno del 10 per cento, a questi si aggiunge un altro 25 per cento che ritiene che l’aumento si assesterà intorno al 5 per cento.

Interessanti anche i dati qualitativi evidenziati dalle interviste. La domanda appare sempre più articolata e in costante evoluzione. Anche il nostro comprensorio è infatti interessato da stili di consumo innovativi, ai quali si aggiunge una scarsa fedeltà della clientela ad un’offerta standardizzata e poco dinamica: tutti elementi al quale, secondo Confesercenti-Assoturismo anche il sistema dell’ospitalità deve saper rispondere con la necessaria flessibilità e soprattutto con un miglioramento degli standard qualitativi.

“Dopo che per anni si è lavorato, anche grazie al sostegno della Regione, per innovare la dotazione d’impianti, potenziare i sistemi d’innevamento artificiale, ampliare le opportunità sciistiche – conclude Crepaldi – è giunto il momento che anche l’ospitalità ricominci ad investire in qualità, “svecchiamento “ e diversificazione della propria offerta. Il rischio, altrimenti, è che le quote aggiuntive di mercato determinate da un aumento del turismo invernale nei prossimi anni, annunciato dai più accreditati osservatori turistici, siano assorbite da altre località turistiche”.

In tale ottica, il rifinanziamento della legge regionale 40/2002, fortemente auspicato da Confesercenti, potrà certamente contribuire ad incentivare significativi investimenti infrastrutturali da parte delle strutture alberghiere, così da aumentarne la competitività e da qualificare ulteriormente l’offerta complessiva del nostro Appennino.