“In merito all’incendio di via Circonvallazione a Sassuolo dei giorni scorsi, sento il dovere di precisare quanto segue. Ad una precisa domanda
di una giornalista che parlava di possibile vendetta trasversale tra gli immigrati, ho chiesto espressamente di non trascurare altre ipotesi, come quella di un’eventuale vendetta alimentata dall’odio che viene continuamente seminato nei confronti degli extracomunitari”. Così Antonino Trovato Sunia/Cgsil Sassuolo.
“A mio avviso, un’ipotesi da non scartare, non dunque un’informazione sicura, altrimenti il sottoscritto non avrebbe avuto bisogno del
suggerimento del sig. Menani della Lega Nord ad informare le Forze dell’ordine di Sassuolo.
Nessuna provocazione, ma una convinzione personale, ritornando con la memoria ai tempi della forte immigrazione dal Sud/Italia durante il boom economico a Sassuolo.
Allora i cosiddetti “marocchini” erano la fonte di tutti i fatti criminosi a Sassuolo. Venivano accusati di essere favoriti nelle assegnazioni di
alloggi di edilizia residenziale pubblica, di godere di favoritismi da parte delle Amministrazioni Comunali ecc…
Si era alimentato un odio nei loro confronti con la conseguenza che comparivano dei cartelli, dove si diceva “non si affitta ai meridionali”.
La storia si ripete: bastava che un meridionale sbagliasse, per essere attaccati tutti, senza distinzione!
Non è questa la strada da seguire, se si vuole rendere più civile il nostro paese. Se si vuole penalizzare chi sbaglia, bisogna fare le dovute
distinzioni ed isolare chi non rispetta le regole e le leggi.
A questa politica si è sempre attenuto il sottoscritto. Mi rivolgo perciò anche al consigliere di Caselli di AN invitandolo ad essere un vero Politico, a credere nella Politica, in quella vera, che è fatta di polemiche, ma anche di proposte concrete per risolvere i problemi di chi ha
bisogno, per affermare diritti e giustizia sociale.
Antonino Trovato, signor consigliere, non deve chiedere scusa agli italiani di Sassuolo e della zona di Braida in modo particolare, perché non ha
offeso nessuno, ma ha espresso una sua ipotesi, che certamente le forze dell’ordine di Sassuolo, per la competenza dimostrata in tante altre
occasioni, sapranno valutare nelle loro indagini.
Lei, signor consigliere, si deve convincere che alla legalità, alla sicurezza, all’ordine pubblico erano e sono interessati anche quelli che
non la pensano come Lei e che non basta accusare e strumentalizzare il degrado dei palazzoni per farsi propaganda elettorale.
Il degrado c’era anche prima, ma Lei non si è mai interessato a chiedere l’abbattimento degli alloggi forse perché i residenti erano inquilini,
soprattutto meridionali, ed i proprietari erano quelli che Lei chiama gli italiani di Sassuolo?
Si celebra il Sessantesimo anno della nostra Costituzione Italiana. Nel ricordare il primo comma dell’art.3 – Principi Fondamentali -“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali e sociali”, il sottoscritto ha cercato e cercherà, in tutta la sua attività, di operare tenendo presente questi
valori.
(Antonino Trovato SUNIA/CGIL Sassuolo)

