Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Modena, ha emesso in questi giorni una importante sentenza in merito all’utilizzo improprio dei contratti a
progetto. La sentenza ha riconosciuto al lavoratore della FinCredit, società legata al gruppo Xanta, per le modalità con cui veniva svolta la sua prestazione, la subordinazione, quindi ha qualificato il suo contratto come lavoro
dipendente a tempo indeterminato fin dalla data di inizio.


Per questo, ha condannato la società al reintegro del lavoratore nel posto di lavoro, da cui era stato allontanato per recesso unilaterale del
contratto a progetto.
La società è stata inoltre condannata al pagamento delle differenze retributive per il periodo lavorato (circa 26.000 euro lordi), nonché al pagamento, a titolo di risarcimento danni, delle retribuzioni e contribuzioni maturate dalla data del licenziamento fino alla sentenza di
reintegra nel posto di lavoro.

“Siamo soddisfatti per questo pronunciamento contro una delle società del gruppo “Xanta” dichiarano Valentina Montorsi e Claudio Argilli del sindacato lavoratori atipici NIdiL/CGIL di Modena che ha patrocinato il lavoratore nella causa-pilota.
“Ci auguriamo – continuano i sindacalisti – che possa costituire un segnale forte verso tutte le imprese che, troppo spesso, abusano di uno strumento o di una tipologia contrattuale che, pur prevista dalla legge, non è applicabile alla generalità dei rapporti di lavoro e delle mansioni e soprattutto non deve mascherare rapporto di lavoro dipendente.
Questa è la prima di una serie di cause promosse da NIdiL che ci auguriamo possano avere un esito altrettanto favorevole, e incoraggiamo perciò i
lavoratori a rivolgersi al sindacato per la tutela dei loro diritti”.