I nomi di sei medici sono stati iscritti sul registro degli indagati della Procura di Bologna per la morte della bambina di sei anni deceduta sabato scorso, poche ore dopo il ricovero in osservazione al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Maggiore di Bologna. Un atto a garanzia dei medici che così potranno nominare consulenti di fiducia per partecipare agli accertamenti che devono stabilire la causa del decesso.


L’inchiesta condotta dal Pm Gabriella Tavano è stata aperta nell’ipotesi di omicidio colposo. In questi casi la linea della Procura è di partire dall’ipotesi che copra tutti i medici in qualche modo coinvolti. Sarebbero il pediatra di base e quelli che hanno trattato la bambina dall’arrivo all’ospedale.

L’autopsia verrà fatta a metà della prossima settimana, probabilmente mercoledì. Tempi lunghi che si spiegano con la necessità di fare un accertamento approfondito, e quindi di contattare uno specialista. La consulenza sarà infatti affidata a due medici legali e anche ad un cardiologo.

Oggi il sostituto procuratore Luigi Persico ha spiegato i motivi dei dolorosi tempi lunghi all’avvocato Aldo Meyer, che rappresenta la famiglia della bambina.
Intanto anche l’Ausl, con un comunicato, ha parlato degli ultimi sviluppi dell’inchiesta: ”L’Azienda è stata informata
dell’avvenuta iscrizione da parte della Procura sul registro degli indagati degli operatori che nella giornata di sabato scorso hanno assistito la piccola, dal suo ingresso in Pronto Soccorso Pediatrico ai purtroppo vani tentativi di rianimarla, protratti per circa un’ora e mezza.
L’iscrizione sul registro degli indagati rappresenta un atto a garanzia degli operatori coinvolti che potranno così, attraverso propri consulenti,
partecipare agli accertamenti che la Procura disporrà per accertare le cause di questa morte tanto tragica quanto inattesa”.