Migliorare la qualità dell’aria si può e si deve, grazie al Piano di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria e al contributo che ciascuno può portare alla realizzazione degli obiettivi che si prefigge. La Provincia ha per la prima volta elaborato questo strumento, nuovo a livello regionale, che è stato prima approvato dal Consiglio Provinciale e poi è entrato in vigore con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna il 21 novembre 2007. Il Piano nasce per porre obiettivi e definire azioni che possano incidere sulle cause dell’inquinamento atmosferico in modo continuativo e soprattutto traccia un cammino da seguire, perché tutti abbiamo bisogno di sapere cosa fare e su cosa intervenire per arrivare alla meta di una migliore qualità dell’aria.


“Un cammino da fare insieme, che è anche una crescita culturale, che si concretizza cambiando un po’ alla volta stili di vita, comportamenti, modi di pensare abituali. Una crescita culturale che sarà prima di tutto interna, partendo dai dirigenti e tecnici dell’Amministrazione, per poi allargarsi all’esterno: ai Comuni, ai soggetti economici e alla società civile”, ha sottolineato questa mattina Alfredo Gennari, assessore provinciale all’Ambiente, illustrando insieme alla dirigente Annalisa Sansone ed a Fabrizia Capuano, direttrice dell’Arpa di Reggio, un progetto di comunicazione faciliterà proprio la collaborazione fattiva di tutti alla realizzazione degli obiettivi del Piano dell’Aria.

Il progetto, è stato spiegato, si concretizzerà in 4 “Guide alle buone pratiche e alle azioni per attuare il Piano di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria”: una rivolta ai Settori e Uffici della Provincia, una ai Comuni, una alle attività economiche e produttive, una alla società civile. Le Guide saranno ciascuna “su misura” dei loro destinatari, proponendo buone pratiche e azioni da mettere in campo, ciascuno secondo le proprie possibilità e a diversi livelli di responsabilità. Ogni Guida sarà accompagnata da incontri di presentazione e da uno specifico piano di diffusione. Da questo progetto di comunicazione la Provincia auspica che scaturisca una grande collaborazione da parte di tutti, attraverso l’organizzazione di iniziative di sensibilizzazione che contribuiscano ad amplificare i messaggi della comunicazione.

Sempre stamattina Fabrizia Capuano, direttrice dell’Arpa di Reggio (che insieme ad Ausl e TerrAria ha dato supporto tecnico al progetto di comunicazione elaborato dalla Provincia con la consulenza di Punto3) ha annunciato l’ampliamento della rete di monitoraggio della qualità dell’aria, con la prossima installazione di centraline per rilevare le polveri ultrafini (le Pm 2.5) anche a Castellarano e Guastalla, oltre che a San Lazzaro in città. Sempre a Guastalla e Casalgrande saranno inoltre attivate centraline anche per rilevare le Pm 10. Nell’occasione, la direttrice Fabrizia Capuano ha infine presentato dati inediti relativi alla ‘consistenza’ delle polveri ultrafini all’interno delle Pm 10, dati pari – nel mese di gennaio – ad una percentuale media del 75%.