Venti città coinvolte, 42 concerti, due seminari, esclusive italiane e produzioni originali. Torna Crossroads, con i suoi concerti itineranti in tutta l’Emilia Romagna e si rinnova anche quest’anno, raggiungendo la nona edizione, come sempre organizzata da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e numerose altre istituzioni.

Il programma 2008 riunisce artisti di fama consolidata, giovani sulla via del successo, produzioni originali e proposte di stimolante ricercatezza: anche quest’anno le vie del jazz saranno ricche di incroci con culture e stili diversi. Da 29 febbraio sino al 17 maggio Crossroads percorrerà infatti tutta l’Emilia Romagna lungo una strada storica, la via Emilia, che si rivela come vera ‘via dei teatri’.

“Questo appuntamento – ha riferito l’assessore regionale alla cultura Alberto Ronchi alla presentazione a Bologna – rappresenta la spina dorsale delle attività jazzistiche regionali, con concerti che attraversano tutta la regione, elementi qualitativi che guardano alla tradizione ma anche al nuovo, con la presenza di artisti di fama internazionale anche italiani, e uno sguardo agli altri generi musicali”. ” In questi ultimi anni in regione – ha aggiunto Ronchi – siamo riusciti ad incrementare l’attività jazzistica, rafforzando le iniziative tradizionali, dando spazio nello stesso tempo anche al nuovo e mantenendo una qualità della spesa unica nel panorama nazionale: fattori che ci hanno consentito di crescere in questo settore dove credo vi siano ancora margini per un’ ulteriore espansione”.

Sandra Costantini, presidente di Jazz Network, ha sottolineato la caratteristiche della rassegna e in particolare, la diffusione sul territorio di strutture che lavorano in rete, per la realizzazione del programma. Ha poi annunciato l’entrata del Jazz club di Ferrara nella prossima edizione, per estendere ulteriormente l’attività di Crossroads all’interno del territorio regionale. Infine ha evidenziato la presenza femminile all’interno di una rassegna, “che si presenta molto ricca e articolata”, a cominciare dall’esibizione di Dianne Reeves, in quintetto a Correggio (Teatro Asioli, 5 aprile).

La Reeves, che inaugurerà con l’appuntamento di Correggio il tour europeo dei suoi concerti, è una delle più grandi voci femminili del jazz odierno, una delle poche vere jazz divas in attività.
Un’altra voce femminile di assoluto rilievo è Roberta Gambarini che si esibirà in quartetto a Ravenna (Teatro Rasi, 5 marzo: concerto; 4-5 marzo: workshop). Torinese ma residente negli States, la Gambarini di recente si è vista piovere addosso i più importanti riconoscimenti, sino al premio della critica americana come migliore cantante in attività ricevuto pochi mesi fa.
Ancora, tra le voci femminili meritevoli della massima attenzione, si potrà ascoltare la canadese Térez Montcalm, il cui recente album Voodoo è stato uno dei best seller del jazz vocale del 2007 (Casalgrande, Teatro Fabrizio De André, 18 marzo).
Sempre a Correggio, il 6 aprile, si terrà in esclusiva italiana un evento musicale di assoluto rilievo, con l’esibizione di una band di culto che nel tempo si è creata un notevole seguito: il trio Medeski Martin & Wood.

Il programma è stato poi illustrato nei dettagli da Daniele Cecchini, (ufficio stampa di Jazz Network).
La prima tappa sarà il 29 febbraio a Longiano (Teatro Petrella) con l’omaggio a Charles Mingus proposto dai Quintorigo, formazione che ha saputo costruirsi una fama trasversale, dagli ambienti del rock più sofisticato (trionfatori al premio Tenco e a San Remo) a quelli del jazz, già esplorati in numerose collaborazioni.

“Molti anche gli artisti italiani di spicco in programma – ha sottolineato Cecchini – spesso nel contesto di prestigiose collaborazioni internazionali”.

È così per Paolo Fresu che il 3 maggio (Ravenna, Teatro Alighieri) potrà essere apprezzato in uno dei gruppi più attesi della stagione, il trio “Mare Nostrum” con Richard Galliano e il pianista svedese Jan Lundgren.
Ma ci saranno anche il poetico duo tra Paolo Fresu e il cantautore Gianmaria Testa (Russi, Teatro Comunale, 30 marzo) e l’improvvisazione per corpo e tromba che Fresu proporrà assieme al danzatore Giorgio Rossi (Rubiera, Teatro Herberia, 2 marzo).
Tre saranno anche gli appuntamenti con Enrico Rava: il 27 marzo a Rimini (Teatro Novelli) con una produzione originale in sestetto, resa unica dalla presenza di Roswell Rudd; il 13 aprile a Correggio con un ottetto ricco di giovani solisti, la Enrico Rava Special Edition; il 10 maggio, ancora a Correggio, Enrico Rava in “Chet Mood”, un omaggio a Chet Baker assieme a Philip Catherine, Riccardo Del Fra e Aldo Romano.
Memorabile sarà poi la produzione originale in cui un settetto di ex membri dei mitici Jazz Messengers, comprendente i veterani Benny Golson e Curtis Fuller, renderà omaggio al loro rimpianto bandleader Art Blakey (Imola, Teatro dell’Osservanza, 20 marzo), mentre anche il trio di Uri Caine assieme a Franco Ambrosetti sarà tra gli eventi più attesi del cartellone (Casalgrande, 10 aprile).

Decine di altri appuntamenti comporranno poi un programma articolato negli stili oltre che nella geografia. In marzo si potranno ascoltare: la Band of the East del nuovo astro del contrabbasso Omer Avital (Rubiera, 6 marzo); gli Equality di Nasheet Waits preceduti da un piano solo di Jason Moran (Rimini, Teatro degli Atti, il 7); la cantante Barbara Casini impegnata con Fabrizio Bosso in un omaggio a Charles Trenet (Massa Lombarda, Sala del Carmine, l’8); il quintetto di Cedar Walton, uno dei pianisti che maggiormente hanno segnato la storia del jazz moderno (Piacenza, Teatro President, il 12); tre serate al Centro Congressi Artemide di Castel San Pietro Terme con le emozioni sudamericane degli Aires Tango di Javier Girotto (il 14), un duo di nomi storici come Roscoe Mitchell e Wadada Leo Smith preceduti da un solo del percussionista Michele Rabbia (il 15) e con l’Indigo Trio di Nicole Mitchell (il 16); la conturbante voce della francese Mina Agossi (Massa Lombarda, il 17); l’omaggio, con esuberanza, a Bill Evans da parte del trio del chitarrista Niño Josele, nel quale spicca la presenza di Horacio “El Negro” Hernandez (Bomporto, Teatro Comunale, il 19); un nome storico e imprescindibile del jazz, il trombettista Tom Harrell, in quintetto a Modena (Baluardo della Cittadella, il 26); il progetto “Playground” di Dimitri Sillato arricchito dalla presenza di Achille Succi (Massa Lombarda, il 29); il mese di marzo si chiuderà con l’esibizione di Furio Di Castri nel progetto “Zapping” a Correggio (il 31).
In aprile arriveranno il trio di Tony Malaby con William Parker e Nasheet Waits (Bologna, Teatro San Martino, 1 aprile); l’omaggio a Monk di Lorenzo Tucci, con Fabrizio Bosso (Cervia, Teatro Comunale, il 4); al Teatro dell’Osservanza di Imola due serate di jazz creativo vedranno impegnati altrettanti splendidi eredi della tradizione sassofonistica afroamericana: David Murray (l’8, in prima italiana) e Chico Freeman (il 18, in esclusiva per l’Italia); il fantasioso Giancarlo Schiaffini coi Phantabrass in un omaggio a Gershwin (Cesenatico, Teatro Comunale, l’11); due appuntamenti con uno dei gruppi di più consolidato successo sulla scena nazionale, i Doctor 3, il 17 a Fiorano Modenese (Teatro Astoria) e il 20 a Russi; il giovanissimo cantante e pianista John Proulx, erede di Chet Baker, in trio a Modena (La Tenda, il 16); il veterano Gianni Coscia col suo squisito omaggio alle musiche di Frescobaldi (Lugo, Teatro Rossini, il 23). In aprile ci saranno poi tre serate al Teatro Comunale di Dozza, precedute nel pomeriggio da altrettante esibizioni presso l’Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna: gli appuntamenti serali vedranno impegnati il trio a ‘stile libero’ formato da Fabrizio Puglisi, Ernst Glerum e Han Bennink (il 12), l’esuberante Dinamitri Jazz Folklore di Dimitri Grechi Espinoza (il 19) e il progetto “Skrunch” di Francesco Cusa preceduto da un solo di Gaspare De Vito (il 26); di pomeriggio ci saranno le esibizioni in solo di Lullo Mosso (il 12), Emanuele Parrini (il 19) e Paolo Sorge (il 26).
In maggio sono previsti poi il quartetto di un titano del sax tenore, Jerry Bergonzi (Russi, 6 maggio); il quintetto del trombettista Ralph Alessi nel quale spicca la presenza di Ravi Coltrane (Casalgrande, il 7); il gruppo Indigo 4 di Gianluca Petrella, una delle più ammirevoli affermazioni tra le nuove leve del jazz italiano (Correggio, l’8); David Binney con uno sfavillante quartetto che comprende Scott Colley e Brian Blade (Santarcangelo, Teatro Supercinema, il 15). La chiusura di Crossroads 2008 sarà affidata alle intuizioni interetniche del gruppo “Afreecanos” di un beniamino del pubblico: Omar Sosa (Correggio, 17 maggio).