Andrea Leoni (gdl) ha presentato un’interrogazione nella quale chiede alla Giunta se confermi i dati diffusi da un quotidiano economico nazionale in merito alle richieste di regolarizzazione di lavoratori stranieri presentate in Emilia Romagna nell’ambito del decreto flussi per il 2007. In base ad essi, riferisce il consigliere, sarebbero circa 90.956 le richieste di regolarizzazione presentate in Emilia Romagna da lavoratori extracomunitari non stagionali a fronte di 21.675 quote assegnate: sarebbero quindi 69.281 le richieste che non potranno essere soddisfatte.

Le richieste totali pervenute sarebbero 703.206, a fronte di un numero massimo di regolarizzazioni possibili che il decreto flussi, a livello nazionale, poneva a 170.000. Risulterebbe anche che la quasi totalità delle richieste fanno riferimento a clandestini già presenti in Italia.
Leoni rileva poi che le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia sono tra le 15 province italiane dove è più alto il numero di richieste presentate a livello nazionale. L’elevato tasso di lavoratori extracomunitari irregolari presenti sul territorio costituisce un grave problema sia sul fronte sociale che economico e dell’ordine pubblico, sottolinea Leoni, ritenendo preoccupante il fatto che numerosissime richieste di regolarizzazione non potranno essere soddisfatte, determinando il permanere sul territorio di migliaia di lavoratori clandestini, in condizione di assoluta irregolarità.

Il consigliere, pertanto, vuole sapere dall’esecutivo regionale quali azioni intenda porre in essere, anche nei confronti del governo nazionale, al fine di ridurre, attraverso le espulsioni, il numero di clandestini sul territorio dell’Emilia Romagna. Domanda inoltre quali siano i settori produttivi e di impiego dell’Emilia Romagna nei quali la richiesta di regolarizzazione di lavoratori extracomunitari è maggiore e quante richieste di regolarizzazione di quelle presentate in Emilia Romagna fanno riferimento a soggetti già presenti sul territorio regionale.